"Anche se questo non è il buco 'hole-in-one' che speravamo, c'è sempre la possibilità he si aprano nuove strade", ha affermato Thomas Zurbuchen, amministratore associato del Science Mission Directorate della NASA a Washington. "Sono fiducioso, abbiamo la squadra giusta che lavora su questo e persevereremo verso una soluzione per garantire il successo futuro".

Il rover trasporta 43 provette in titanio che riempirà nel corso della sua missione nel cratere Jezero. Dovranno essere raccogliere roccia e regolite (roccia rotta e polvere) per una futura missione di missione di Sample Return e future analisi sulla Terra.

Il Sample Caching System di Perseverance utilizza una punta cava da carotaggio e un trapano a percussione per estrarre i campioni, posti all'estremità del suo braccio robotico lungo 2 metri.
La telemetria del rover indica che durante il suo primo tentativo, la punta era correttamente agganciata al trapano e dopo il carotaggio la provetta è stata processata come previsto.
"Il processo di campionamento è autonomo dall'inizio alla fine", ha affermato Jessica Samuels, responsabile delle operazioni di superficie per Perseverance presso il Jet Propulsion Laboratory della NASA “Uno dei passaggi che si verifica dopo aver posizionato una sonda nel tubo di raccolta è misurare il volume del campione. La sonda non ha incontrato la resistenza prevista che ci sarebbe se un campione fosse all'interno del tubo”.

Ora il team analizzerà approfonditamente i dati per capire cosa sia successo. Un primo passo sarà utilizzare l'imager WATSON (Wide Angle Topographic Sensor for Operations and eNgineering) situato all'estremità del braccio robotico, per scattare foto ravvicinate del buco. Una volta che sarà chiaro cosa è successo, la squadra sarà in grado di programmare il prossimo tentativo di raccolta del campione.

 perseverance waltson sol 160

Questa immagine è stata ripresa da WATSON durante i test nel sol 160: al centro l'anaglifo (Full size: https://flic.kr/p/2mfhafs).
Crediti: NASA/JPL-Caltech - Processing: Elisabetta Bonora & Marco Faccin / aliveuniverse.today

"La prima impressione è che, probabilmente, il tubo sia vuoto perché il bersaglio roccioso non reagisce nel modo previsto durante il carotaggio; potrebbe anche trattarsi di un problema hardware con il Sample Caching System, ma è meno probabile", ha affermato Jennifer Trosper, project manager per Perseverance presso JPL. "Nei prossimi giorni, il team dedicherà più tempo all'analisi dei dati in nostro possesso e all'acquisizione di alcuni dati diagnostici aggiuntivi per comprendere la causa principale del tubo vuoto".

D'altra parte, le precedenti missioni della NASA su Marte hanno già riscontrato sorprendenti proprietà di rocce e regolite durante la raccolta dei campioni ed altre attività. Nel 2008, la missione Phoenix ha campionato il terreno che era "appiccicoso" e difficile da spostare negli strumenti scientifici di bordo, con conseguenti molteplici tentativi prima di raggiungere il successo. Curiosity ha perforato rocce che si sono rivelate più dure e fragili del previsto. Più di recente, la sonda termica sul lander InSight, nota come "talpa", non è stata in grado di penetrare la superficie marziana come previsto.

 

Nel frattempo Ingenuity...

Il piccolo elicottero marziano ha completato il suo undicesimo volo mercoledì 4 agosto, viaggiando a circa 380 metri di distanza dalla sua posizione iniziale in modo da poter fornire a Perseverance foto di ricognizione aerea della zona meridionale di Séítah.

Per restare aggiornati sulle attività del rover e di Ingenuity, seguite il nostro Mission Log.


Aggiornamento

Secondo le analisi, la roccia non era abbastanza forte per il carotaggio. Il team ha quindi deciso di spostare il rover verso il sito di campionamento successivo, dovrebbe arrivare lì entro l'inizio del prossimo mese e dove la roccia sedimentaria dovrebbe essere più adatta.