Nel tentativo di dimostrare che Mima è un satellite freddo e inerte, uno scienziato del Southwest Research Institute (SwRI) ha invece scoperto che la luna di Saturno potrebbe nascondere un oceano sotterraneo.
Un gruppo di astronomi, guidato dalla Cornell University, ha realizzato nuove mappe delle valli fluviali di Titano, la luna di Saturno, ottenute con i dati acquisti nelle ultime fasi della missione Cassini. Questo sarà uno strumento fondamentale per l'esplorazione futura.
Qualcosa o qualcuno sta producendo metano nell'oceano sotterraneo di Encelado. Le simulazioni degli scienziati dell'Università dell'Arizona e della Paris Sciences & Lettres University sostengono anche l'ipotesi biologica.
Un team internazionale di scienziati, guidato da Mark Elowitz, ha analizzato i dati raccolti dall'Ultraviolet Imaging Spectrograph (UVIS) a bordo della sonda della NASA Cassini, durante i fly-by attorno a Rea.
Un team della Cornell University, guidato dall'italiano Valerio Poggiali, ha stimato che il grande mare Kraken sulla luna di saturno Titano deve essere profondo almeno 300 metri verso il centro.
Utilizzando i dati della sonda Cassini della NASA, gli scienziati del Southwest Research Institute (SwRI) hanno modellato i processi chimici che potrebbero prodursi nell'oceano sotterraneo di Encelado.
Moti ondosi ed increspature fanno luccicare gli idrocarburi del Kraken Mare su Titano. Ne è stato testimone lo spettrometro Visual and Infrared Mapping Spectrometer (VIMS) a bordo della gloriosa sonda della NASA Cassini, che ha navigato nel sistema di Saturno dal 2004 al 2017.
Un nuovo studio, condotto dall'Università dei Paesi Baschi, ha scoperto curiosi strati di foschia sopra il famoso esagono di Saturno.
La missione Cassini è terminata da quasi due mesi ormai ma gli scienziati si stanno ancora districando tra l'enorme mole di dati restituita dalla sonda.
Gli ingegneri hanno ricostruito come si è comportata la sonda durante la sua ultima immersione nell'atmosfera di Saturno.
È già trascorso quasi un mese dalla fine della missione Cassini ma, come era prevedibile, i suoi dati e le sue immagini terranno occupati scienziati ed appassionati per molto, molto tempo.
Ieri si è conclusa una missione epocale: alle 13:55 ora italiana, la stazione di Canberra (Australia) del Deep Space Network della NASA ha confermato la perdita di segnale. La sonda Cassini aveva terminato la sua gloriosa avventura nel sistema di Saturno.
Il 19 luglio 2013 la sonda della NASA Cassini riprendeva la Terra e la Luna da circa 1,44 miliardi di chilometri di distanza mentre moltissime persone sul nostro pianeta salutavano Saturno partecipando con entusiasmo all'iniziativa social proposta dal team #WaveAtSaturn: ora tocca a noi! Appuntamento giovedì 14 settembre alle ore 21:00 per "Occhi su Saturno: Cassini, ultimo atto".
La sonda della NASA Cassini sta entrando nel vivo del #GrandFinale: le ultime cinque orbite la porteranno a sfiorare Saturno attraversando territori inesplorati.
Gli scienziati hanno da poco annunciato di aver individuato, nella densa e ricca atmosfera della grande luna di Saturno, Titano, molecole chiave per la costruzione di composti organici complessi alla base della vita.
La sonda della NASA Cassini ha nuovamente immortalato un'aurora aliena, la prima del Grand Finale e forse l'ultima (nel visibile) di tutta la missione.
Questa è una delle ultime spettacolari cartoline del sistema di Saturno inviate a Terra dalla sonda della NASA Cassini.
Siamo proprio arrivati agli ultimi addii... la sonda della NASA Cassini ha fotografato Teti per l'ultima volta il 7 giugno.