A seguito di un'interruzione del downlink dopo il 47° sorvolo di Giove del 14 dicembre 2022, la navicella della NASA Juno sta recuperando la memoria.
Gli scienziati del Southwest Research Institute ( SwRI) hanno utilizzato i dati di Juno per studiare la popolazione di particelle che viaggia lungo la linea del campo magnetico che collega Ganimede a Giove.
Al momento del massimo avvicinamento, durante il perigiove 34, Juno si trovava a 1.038 chilometri dalla superficie di Ganimede e viaggiava a una velocità relativa di 67.000 chilometri orari.
Gli strumenti della sonda della NASA Juno hanno messo in evidenza una corrispondenza tra le colorate bande che caratterizzano la veste esterna di Giove e in processi che avvengono in profondità nell'atmosfera del pianeta.
Ascoltando la pioggia di elettroni che fluisce su Giove dalla luna vulcanica Io, il team della sonda della NASA Juno ha scoperto cosa innesca le potenti emissioni radio all'interno del gigantesco campo magnetico del pianeta. Il nuovo risultato getta luce sul comportamento dei campi magnetici generati da pianeti giganti come Giove.
La sonda della NASA Juno a rilevato ioni con energie superiori a 100 megaelettronvolt per nucleone, intrappolati alle medie latitudini di Giove.
Alle 19:35 del 7 giugno 2021, la navicella spaziale Juno della NASA passerà a soli 1.038 chilometri dalla superficie della luna più grande di Giove, Ganimede. Il primo incontro ravvicinato dopo 20 anni.
Lo spettrometro Ultraviolet Spectrograph (UVS), a bordo della sonda della NASA Juno, ha rilevato nuove deboli caratteristiche dell'aurora gioviana..
Lo spettrometro ultravioletto a bordo della NASA Juno ha fatto luce sulla genesi delle tempeste aurorali di Giove che si verificano nelle prime ore dell'alba.
I dati rilevati dalla sonda della NASA suggeriscono che Marte potrebbe spargere polvere nello spazio interplanetario.
A bordo della sonda Juno, lo Ultraviolet Spectrograph (UVS) ha notato casualmente un lampo luminoso sopra le nuvole di Giove la scorsa primavera. Secondo il team, potrebbe essersi trattato di un bolide, un'esplosione di meteoroide estremamente luminosa nell'atmosfera superiore del gigante gassoso.
Un'ottima notizia apre il 2021, la NASA ha esteso le missioni di queste due sonde che stanno aiutando a svelare molti misteri su Giove e Marte.
Nuovi risultati sul gigante gassoso sono stati presentati all''American Geophysical Union, l'11 dicembre 2020.
Nuovi dati dalla missione della NASA Juno, sembrano confermare che nella alta atmosfera di Giove si sviluppano delle scariche elettriche note come spiriti. È la prima volta che questi lampi luminosi, imprevedibili ed estremamente brevi, formalmente noti come eventi luminosi transitori o TLE, vengono osservati su un altro pianeta.
Vicino al polo sud del pianeta, quasi nascosta da occhi indiscreti, si nasconde una serie di vorticose tempeste disposte secondo un curioso schema geometrico.
Proposta una "extended mission" spettacolare per concludere in bellezza l'esplorazione della sonda NASA intorno a Giove...
In base ai dati restituiti dalla sonda della NASA Juno, ora sappiamo che su Giove possono scatenarsi scariche elettriche sulla cima delle nuvole e violenti temporali con chicchi di grandine di ammoniaca.
Il 30 settembre 2019, la sonda della NASA Juno ha eseguito l'accensione dei motori più lunga di tutta la missione per evitare di finire all'ombra del pianeta durante il prossimo passaggio ravvicinato.