Un nuovo piano energetico manterrà gli strumenti scientifici della Voyager 2 accesi alcuni anni in più rispetto a quanto previsto in precedenza.
La sonda Voyager 1 della NASA, in effetti, ormai è talmente lontana che è diventata un po' aliena. Il suo segnale è stato recentemente catturato dal telescopio Allen Telescope Array (ATA), un osservatorio radio recentemente ristrutturato vicino a San Francisco in California dedicato alla ricerca della vita extraterrestre.
Nonostante siano passati circa 45 anni dal lancio e il veicolo spaziale sia ancora funzionante, la sonda della NASA Voyager 1 sta inviando strani dati, lasciando perplessi gli ingegneri.
Secondo una nuova ricerca, gli strumenti della navicella stanno rilevando il debole e constante ronzio a 3 kHz prodotto dal gas interstellare.
Un nuovo studio, guidato dall'Università dell'Iowa, indica che le due sonde sono state testimoni di esplosioni di elettroni nei raggi cosmici, accelerati dalle onde d’urto originate dalle grandi eruzioni solari. Il rilevamento è avvenuto a più di 40 anni dal lancio mentre le Voyager stavano lasciando il Sistema Solare.
I dati che arrivano dalla Voyager 2 indicano che la densità della materia nello spazio sta aumentando man mano che la sonda si allontana dal Sole. Queste rilevazioni confermano quanto già osservato dalla Voyager 1 che ha raggiunto il messo interstellare nel 2012.
I lavori di aggiornamento sull'antenna NASA in Australia stanno impattando sulle comunicazioni con Voyager-2. Vediamo in che modo....
Lo storico esploratore robotico conferma la sua impressionante robustezza anche di fronte alla necessità di ridurre al minimo il consumo di energia...
Anche se non ci sono ancora conferme ufficiali, gli ultimi dati sui raggi cosmici mostrano in maniera inequivocabile che la sonda è entrata in una nuova regione che somiglia molto a quella attraverso cui viaggia la gemella da 6 anni.
Dopo 37 anni di inattività, i retrorazzi destinati inizialmente alle correzioni di rotta sono stati riattivati con successo e questo potrebbe aiutare ad allungare ulteriormente la vita della mitica sonda spaziale.
La sonda, che da sola ci ha svelato mezzo sistema solare, continua imperterrita a inviarci preziosi dati mentre uno degli ideatori del celebre "Golden Disk" lancia una iniziativa per installarne una nuova versione software a bordo di New Horizons, invitando tutti a partecipare!
Quando, nella tarda estate del 1977, il primo film "Star Wars" imperversava nelle sale di tutto il mondo (lasciando una impronta indelebile nell'immaginazione di milioni di giovani, compreso il sottoscritto!), la NASA lanciava le sonde gemelle Voyager per quella che si è rivelata la missione di eplorazione planetaria più prolifica in termini di nuovi mondi rivelati in tutta la loro misteriosa bellezza.
Nel 2012 il team della missione Voyager 1 aveva annunciato che la sonda era ufficialmente diventata il primo veicolo spaziale costruito dall'uomo ad aver raggiunto lo spazio interstellare.
Dopo una serie di notizie contrastanti, infatti, i dati mostravano che la Voyager stava viaggiando, da circa un anno, nel plasma, o gas ionizzato, presente nello spazio interstellare. La sonda si trovava dunque in una sorta di zona di transizione, sempre all'interno del nostro Sistema Solare, ma al di fuori dell'eliosfera, ossia di quella gigantesca bolla dominata dal campo magnetico della nostra stella e dal vento solare.
La sonda della NASA Voyager 1 ancora risente degli effetti del Sole pur navigando nello spazio interstellare.
Nell'autunno 2013, sono state proprio le onde d'urto provenienti dalla nostra stella a convincere gli scienziati che la sonda aveva effettivamente lasciato l'eliosfera per entrare in una nuova frontiera, la regione di spazio tra le stelle riempita da una sorta di zuppa di particelle cariche, nota come plasma.
Giovedì sera ero appena tornata a casa da una giornata di lavoro passata davanti al computer, così, dopo cena, ho acceso il notebook un po' controvoglia, solo per leggere velocemente le ultime news.
Sul sito NASA, però, ho visto il grande annuncio sulla sonda Voyager 1 e non ho resistito: nonostante la stanchezza, ho subito pubblicato la notizia "E' UFFICIALE: LA SONDA DELLA NASA VOYAGER 1 HA RAGGIUNTO LO SPAZIO INTERSTELLARE".
Da ieri sera la notizia che molti aspettavano:
E' UFFICIALE: LA SONDA DELLA NASA VOYAGER 1 HA RAGGIUNTO LO SPAZIO INTERSTELLARE
Ma cosa ha rilevato esattamente la Voyager 1?
Un emozionante audio/video file è stato pubblicato dal Jet Propulsion Laboratory della NASA con i suoni dello spazio interstellare.
Una grande notizia è stata pubblicata in queste ultime ore su sito della NASA: è ufficiale, la sonda Voyager 1 è il primo veicolo spaziale costruito dall'uomo ad aver raggiunto lo spazio interstellare.
La sonda, lanciata 36 anni fa, ora si trova a 19 miliardi di chilometri dal nostro Sole, nello spazio profondo.
Il 27 giugno, sulla rivista Science è stato pubblicato un ultimo report sul viaggio della sonda della NASA Voyager 1, ottenuto combinando i dati dello scorso anno con quelli di aprile 2013.
La sonda, oramai ad oltre 18,5 miliardi di chilometri dal Sole, è il primo oggetto costruito dall'uomo prossimo a raggiungere lo spazio interstellare.