Lo studio internazionale si è concentrato sul cratere cratere Urvara, utilizzando le immagini riprese dalla sonda della NASA Dawn.
C'è una crosta di acqua ghiacciata sotto al cratere Occator su Cerere. A confermarlo i dati acquisiti dal Gamma Ray and Neutron Detector (GRaND) a bordo della navicella della NASA Dawn che per tre anni ha visitato il pianeta nano.
All'interno di Cerere è presente un serbatoio profondo di salamoia che rifornisce la famosa "macchia bianca" all'interno del cratere Occator.
A dispetto della preannunciata fine missione, Dawn continua a lavorare imperterrito, inviando immagini estremamente dettagliate di Occator e svelandoci i segreti all'interno di Cerere.
Le nuove immagini ad altissima risoluzione, rivelano nuovi dettagli della macchia bianca di Cerere.
Finalmente pubblicate le prime immagini ravvicinate di Cerealia Facula, la macchia chiara che ha intrigato tutti fin dal primo approccio a Cerere.
La sonda Dawn ha raggiunto l'orbita XMO-7 e da lì sta scattando foto mozzafiato con dettagli mai visti prima!
L'immagine in apertura lo testimonia, la sonda americana (alla quale ha dato un contributo anche l'agenzia spaziale italiana) è nuovamente vicina a Cerere e ci sta offrendo nuove viste spettacolari, di cui per ora solo questa è stata resa pubblica.
Presto la sonda abbasserà drasticamente la sua orbita, giungendo a sfiorare la superficie di Cerere come mai aveva fatto prima; questo permetterà di studiarne in dettaglio la composizione con lo strumento GRaND.
I dati rilevati dalla sonda della NASA Dawn suggeriscono che il pianeta nano Cerere potrebbe aver avuto un oceano globale sotterraneo nella sua storia.
Tre settimane dopo avere celebrato l'anniversario, la NASA decide a sorpresa per una seconda estensione della missione, con un sorvolo estremamente ravvicinato sul pianeta nano.
Se ne era parlato già l'anno scorso, ora la NASA dovrà decidere se lasciare la sonda in orbita attorno a Cerere fino ad esaurire il combustible oppure dirigerla verso un nuovo obiettivo finale.
Non si tratta di uno schieramento politico, ma del pianeta nano illuminato frontalmente; l'insolita e suggestiva osservazione è stata compiuta dalla sonda Dawn dalla sua ultima orbita XMO4.
La sonda non è impazzita, semplicemente è andata in avaria anche la terza "Reaction Wheel" sulle 4 installate; questo non ha impedito di osservare Cerere in opposizione e non compromette la missione, che è ormai a poche settimane dalla sua conclusione.
Uno studio rivela il ruolo importante del ghiaccio sub-superficiale nel modellare l'aspetto del pianeta nano. Intanto, dopo gli ultimi aggiustamenti, Dawn ha finalmente raggiunto la sua orbita finale XMO4.
La sonda Dawn è ormai nella fase conclusiva del suo ultimo cambiamento d'orbita. Nel frattempo, un nuovo studio getta luce sull'origine della tenue atmosfera di Cerere, collegandola all'attività solare.
L'area luminosa al centro del grande cratere Occator sul pianeta nano Cerere ha solo 4 milioni di anni, secondo uno studio appena pubblicato sull'Astronomical Journal.
I ricercatori, guidati da Andreas Nathues del Max Planck Institute for Solar System Research (MPS) in Germania, sono giunti a questa conclusione analizzando i dati rilevati dalla Framing Camera (FC) e dallo spettrometro a bordo della sonda della NASA Dawn.
Sono iniziate le complesse manovre che porteranno la sonda nella sua orbita finale attorno a Cerere, allineata con il Sole.