Scoprire una potenziale fonte di acqua, anche nella zona equatoriale del Pianeta Rosso, potrebbe avere forti implicazioni per la futura esplorazione umana e suggerisce che la storia recente di Marte potrebbe essere stata più acquosa di quanto si pensasse in precedenza.
La mappa arcobaleno copre la stragrande maggioranza del pianeta, mostrando le dozzine di minerali trovati sulla sua superficie di Marte e verrà rilasciata completamente nell'arco di sei mesi.
Una regione su Marte potrebbe essere stata abitabile ripetutamente fino a tempi relativamente recenti nella storia marziana.
La fotocamera HiRISE (High Resolution Imaging Science Experiment) a bordo della sonda Mars Reconnaissance Orbiter (MRO) della NASA ha ripreso Perseverance e Ingenuity, a fine febbraio 2022.
Gli occhi elettronici della fotocamera HiRISE (High Resolution Imaging Science Experiment) a bordo della sonda Mars Reconnaissance Orbiter (MRO) della NASA hanno ripreso il rover cinese Zhurong l'11 marzo 2022.
Ellen K. Leask e Bethany L. Ehlmann, due ricercatrici che studiano i dati inviati dalla sonda Mars Reconnaissance Orbiter (MRO), hanno trovato prove che l'acqua liquida scorreva ancora su Marte tra i 2 e i 2,5 miliardi di anni fa.
Le mega-increspature di sabbia, create dal vento e osservate al polo nord di Marte, ritenute reliquie inattive del clima passato del pianeta, in realtà si spostano, si muovono e migrano, così come le dune.
Nuovi studi, recentemente pubblicati, hanno messo in dubbio la presenza di laghi sotterranei al di sotto del polo sud marziano.
E' già capitato che i rover marziani osservassero i "diavoli di polvere" passare non troppo distanti dalla loro posizione. Stessa sorte toccherà a Perseverance perché i dust devil sono già documentati nel cratere Jezero.
Lanciata il 12 agosto 2005, la sonda della NASA Mars Reconnaissance Orbiter (MRO) ha completato 50.000 orbite attorno a Marte questa settimana.
Sono delle incredibili caratteristiche che si formano in primavera ed in estate in diverse regioni di Marte a causa dell'erosione dell'anidride carbonica ghiacciata. Sono note come "spiders", cioè "ragni", perché sembrano avere un corpo centrale e lunghe zampe.
Mentre le investigazioni sull'incidente che ha decretato la fine prematura della missione del lander Schiaparelli vanno avanti, la fotocamera High Resolution Imaging Science Experiment (HiRISE) a bordo della sonda della NASA l Mars Reconnaissance Orbiter (MRO) ha sorvolato la zona dell'impatto per due volte, mostrando i resti del modulo di ingresso, discesa ed atterraggio (EDM) sparpagliati sul suolo marziano.
Non tutta l'acqua di Marte è andata persa nello spazio! In Utopia Planitia, un deposito sotterraneo di ghiaccio contiene tanta acqua quanta quella presente nel lago Superiore della Terra, il secondo al mondo per superficie dopo il mar Caspio.
Lo strato si trova alle medie latitudini settentrionali del Pianeta Rosso, coperto al massimo da 10 metri di terreno.
Alcuni laghi e corsi d'acqua si sarebbero formati su Marte dopo il periodo Noachiano (4100-3800 milioni di anni fa) ed Esperiano (3500-1800 milioni di anni fa), aumentando notevolmente la prospettiva di abitabilità nella storia del pianeta. La scoperta arriva grazie ai dati rilevati dalla sonda Mars Reconnaissance Orbiter (MRO).
Nuove scoperte basate sui dati della sonda della NASA Mars Reconnaissance Orbiter (MRO) dimostrano che le profonde gole marziane che solcano oggi la superficie del pianeta potrebbero non avere un'origine legata allo scorrere dell'acqua allo stato liquido.
I dati rilevati dalla sonda della NASA Mars Reconnaissance Orbiter (MRO) dimostrano che le temperature notturne su Marte scendono abbastanza da favorire la formazione di un sottilissimo strato di anidride carbonica ghiacciata su tutto il pianeta, comprese le zone equatoriali.
Un nuovo studio appena pubblicato esamina migliaia di caratteristiche stagionali nella zona equatoriale di Marte simili a flussi d'acqua transitori, chiamate Recurring Slope Lineae (RSL).
Con gli ultimi sei anni di osservazione, le sonde della NASA in orbita attorno a Marte hanno individuato tre tipi di tempeste di polvere che si verificano con regolarità, nello stesso periodo dell'anno durante la primavera e l'estate nell'emisfero sud del pianeta.