"Oggi la regione equatoriale di Titano è più simile ad un deserto: c'è un enorme mare di sabbia formato da fenomenali dune lineari, senza laghi o mari", ha detto Shannon MacKenzie dell'Università di Idaho, autore principale di uno studio pubblicato sulla rivista Icarus e sostenuto dal NASA Astrobiology Institute (NAI). "Le evaporiti suggeriscono dove era il liquido in passato".

Evaporitei su Titano

Evaporiti su Titano in un'immagine ibrida VIMS/RADAR della sonda Cassini.
La zona ripresa è a sud del Ligeia Mare: le frecce in blu indicano i laghi attuali, quelle in bianco i laghi asciutti.
Credit: NASA / JPL / UA

Evidence of Titan’s climate history from evaporite distribution [abstract]

Water–ice-poor, 5-μm-bright material on Saturn’s moon Titan has previously been geomorphologically identified as evaporitic. Here we present a global distribution of the occurrences of the 5-μm-bright spectral unit, identified with Cassini’s Visual Infrared Mapping Spectrometer (VIMS) and examined with RADAR when possible. We explore the possibility that each of these occurrences are evaporite deposits. The 5-μm-bright material covers 1% of Titan’s surface and is not limited to the poles (the only regions with extensive, long-lived surface liquid). We find the greatest areal concentration to be in the equatorial basins Tui Regio and Hotei Regio. Our interpretations, based on the correlation between 5-μm-bright material and lakebeds, imply that there was enough liquid present at some time to create the observed 5-μm-bright material. We address the climate implications surrounding a lack of evaporitic material at the south polar basins: if the south pole basins were filled at some point in the past, then where is the evaporite?

Sulla Terra, le evaporiti sono dei sedimenti minerali che si formano quando l'acqua, satura di sostanze, evapora ma la semplice evaporazione di un bacino non crea necessariamente evaporiti. Affinché si possano formare, infatti, è necessario che il liquido sia saturo di minerali: quando il liquido evapora, il solido cade, incapace di essere sciolto dal liquido residuo, già pieno di materiale.

Lake Badwater - California

Lake Badwater - California. A sinistra il bacino riempito dall'acqua piovana nel 2005, evaporata nel corso di due anni (a destra), lasciando depositi di sali come evaporiti. Credit: NASA images by Robert Simmon, based on Landsat data from the USGS Global Visualization Viewer

Su Titano, però, non c'è acqua liquida: i suoi mari e laghi sono dominati da metano ed etano, che non sono in grado di disciogliere i sali.
Secondo MacKenzie, le evaporiti della luna di Saturno sarebbero formate da idrocarburi solidi e nitrili.
"Il gioco è lo stesso ma i giocatori sono diversi," ha dichiarato.

Il suo team ha perlustrato le immagini della sonda della NASA Cassini riprese nel corso di un decennio di missione alla ricerca di queste caratteristiche, identificandone 28. Le due più grandi sono nella regione equatoriale, suggerendo che una volta anche questa zona arida doveva essere costellata da laghi e mari. D'altra parte, una ricerca precedente aveva suggerito che questi settori fossero fondali fossili di un bacino in grado di ospitare 57.000 chilometri cubi di etano e metano.

Tuttavia, la ricerca di MacKenzie solleva qualche dubbio.
Lo spettrometro Visual Infrared Mapping Spectrometer (VIMS) a bordo della Cassini, infatti, è in grado di risolvere caratteristiche di circa 1 chilometro, sufficienti a rilevare grandi macchie di materiale ma non abbastanza da vederne il dettaglio.
Per Daniel Cordier, ricercatore presso il French National Center for Scientific Research, la possibile esistenza delle evaporiti rimane speculazione: "se esistono, potrebbero essere chimicamente molto ricche rispetto alle strutture simili osservate sulla Terra, che sono composte principalmente da carbonato di calcio", ha detto.