Il suo nome è 2023 DZ2, ha quasi 60 metri di diametro stimato e, anche se è stato scoperto il 14 marzo, le ricerche d'archivio hanno rivelato la sua presenza in immagini risalenti fino a 2 mesi prima. Questo ha permesso di definirne meglio l'orbita e confermare la possibilità che, il 27 marzo 2026, esso possa impattare con una energia dell'ordine di 5 Mton.e con una probabilità che, attualmente. è stimata nello 0,23% sul sito NASA/JPL e 0,08% su quello ESA. Il 25 marzo l'oggetto passerà decisamente vicino (il 45% della distanza Terra-Luna) e verrà osservato anche tramite eco radar da Goldstone.

 Aggiornamento al pomeriggio del 19: l'aggiunta di nuove osservazioni ha abbassato drasticamente la probabilità di impatto nel 2026 sia su CNEOS (14 parti per milione) che su NEODyS (2,4 ppm); di conseguenza l'evento è tornato al livello zero sulla scala di Torino e, con l'accumularsi di ulteriori osservazioni anche radar, probabilmente nei prossimi giorni uscirà anche dal novero dei potenziali impattatori!