Questa immagine WOW! è solo un fotogramma estratto dal live stream trasmesso dalla NASA attraverso il quale si può seguire la missione.
La navicella spaziale Artemis 1 Orion della NASA è ora in orbita attorno alla Luna. Il momento cruciale si è verificato poco prima delle 22:00 UTC di venerdì 25 novembre.
Il drone ha effettuato un breve volo verticale per testare il nuovo software di navigazione potenziato, che gli permetterà di affrontare terreni più impervi nel Delta.
I campioni analizzati dal rover nel cratere Jezero contengono prove di acqua liquida e firme di composti organici.
Nel mattina del 23 novembre, per ragioni che rimangono ancora poco chiare, la NASA ha perso i contatti con la navicella Orion diretta verso la Luna.
Assieme alla prima missione Artemis diretta verso la Luna, oltre alla capsula per equipaggio Orion, vi sono dieci piccoli satelliti di varie nazioni, che hanno approfittato dell'inusuale passaggio per volare nello spazio profondo. L'italiano ArgoMoon è fra questi e si sta comportando egregiamente.
Lo storico viaggio del piccolo satellite è terminato la scorsa settimana. CAPSTONE è il primo CubeSat ad aver raggiunto la Luna.
Il Giappone ha firmato un accordo con la NASA per il proseguimento della collaborazione a bordo della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) fino al 2030 e il contributo in componenti per la stazione lunare Gateway. Intanto anche Artemis 4 vedrà protagonista una Starship.
Quando la missione Artemis 1 si trovava a poche ore dal lancio e si è di nuovo ripresentato il problema di perdite di idrogeno, da uno dei bocchettoni di rifornimento del razzo SLS, la NASA ha preso una rischiosa ma vincente decisione.
Grazie alle osservazioni della sonda europea Mars Express, gli scienziati hanno scoperto che i modelli delle nuvole marziane sono sorprendente simili ai terrestri e ricordano quelli delle regioni tropicali del nostro pianeta.
Anche se questa immagine è stata scattata lungo la strada, quando la capsula era solo a un quinto della distanza che ci separa dalla Luna, il nostro pianeta appare già suggestivamente piccolo e lontano.
Poco prima dello storico lancio di Artemis 1, la Cina ha piazzato in orbita sei satelliti per l'osservazione della Terra, utilizzando lo stesso sito di lancio però con due razzi vettori completamente diversi e dimostrando una versatilità ed impegno notevole in questa parte dell'anno.
Dopo alcuni ritardi nel conto alla rovescia dovuti a problemi poi risolti brillantemente dal personale NASA, la missione Artemis 1 ha preso il via alle 7:48 italiane del 16 novembre. Dopo 50 anni l'umanità riparte verso lo spazio esterno. AGGIORNAMENTI in fondo alla pagina.
Il secondo stadio del razzo Chang Zheng-6A, che aveva piazzato regolarmente in orbita il satellite meteorologico Yunhai-3 pochi giorni fa, si sarebbe disintegrato rilasciando una nube di detriti ad altezze fra i 500 e 700 km. Una nuova minaccia cinese dopo il rientro incontrollato del razzo CZ-5A.
La Cina continua a stupire per la frequenza delle sue missioni spaziali; in meno di quattro ore, ha piazzato in orbita un nuovo satellite meteorologico e spedito verso la Stazione Spaziale Tiangong (TSS) il veicolo cargo Tianzhou-5.
La scoperta è avvenuta grazie a un team di History Channel che stava cercando un aereo abbattuto durante la seconda guerra mondiale.
La NASA ha deciso di mantenere il razzo SLS per la missione Artemis 1 sulla rampa di lancio nonostante l'arrivo della tempesta tropicale Nicole. E' però slittata di almeno due giorni la data di lancio della missione lunare, ora prevista per il 16 novembre.
Un nuovo studio condotto da scienziati planetari dell'Accademia Cinese delle Scienze (CAS) ha analizzato campioni ottenuti dal rover Chang'e-5 datati 2 miliardi di anni fa.