Nonostante siano passati circa 45 anni dal lancio e il veicolo spaziale sia ancora funzionante, la sonda della NASA Voyager 1 sta inviando strani dati, lasciando perplessi gli ingegneri.
Secondo una nuova ricerca, gli strumenti della navicella stanno rilevando il debole e constante ronzio a 3 kHz prodotto dal gas interstellare.
I dati che arrivano dalla Voyager 2 indicano che la densità della materia nello spazio sta aumentando man mano che la sonda si allontana dal Sole. Queste rilevazioni confermano quanto già osservato dalla Voyager 1 che ha raggiunto il messo interstellare nel 2012.
Gli ultimi rilevamenti fatti dalla sonda Voyager-2 suggeriscono che si stia avvicinando al confine tra lo spazio interplanetario e quello interstellare, come già fece la gemella Voyager-1 6 anni fa.
Il vento solare è un flusso di particelle cariche emesso dall'alta atmosfera del Sole che crea una bolla estesa oltre i confini del Sistema Solare, chiamata eliosfera.
Per decenni gli scienziati hanno immaginato l'eliosfera come una specie di cometa, ossia con una coda lunga migliaia di volte la distanza Terra – Sole. Ora, però una nuova ricerca suggerisce che la sua forma su larga scala è controllata dal campo magnetico del Sole, molto di più di quanto si pensasse.
Nel vasto ed apparentemente vuoto spazio interstellare, si aggirano in realtà molecole solitarie: carbonio, idrogeno, silicio ed altri atomi nati dalla fusione nucleare delle stelle e spinti lontano dai forti venti generati dalle esplosioni di supernovae.
Molti astronomi sospettano che, queste molecole siano responsabili di un fenomeno osservato dalla Terra, noto come "diffuse interstellar bands" (DIB - bande interstellari diffuse), prova spettrografica che qualcosa là fuor,i nell'Universo, sta assorbendo alcune lunghezze d'onda della luce proveniente dalle stelle prima che raggiunga la Terra.
Nel 2012 il team della missione Voyager 1 aveva annunciato che la sonda era ufficialmente diventata il primo veicolo spaziale costruito dall'uomo ad aver raggiunto lo spazio interstellare.
Dopo una serie di notizie contrastanti, infatti, i dati mostravano che la Voyager stava viaggiando, da circa un anno, nel plasma, o gas ionizzato, presente nello spazio interstellare. La sonda si trovava dunque in una sorta di zona di transizione, sempre all'interno del nostro Sistema Solare, ma al di fuori dell'eliosfera, ossia di quella gigantesca bolla dominata dal campo magnetico della nostra stella e dal vento solare.
Giovedì sera ero appena tornata a casa da una giornata di lavoro passata davanti al computer, così, dopo cena, ho acceso il notebook un po' controvoglia, solo per leggere velocemente le ultime news.
Sul sito NASA, però, ho visto il grande annuncio sulla sonda Voyager 1 e non ho resistito: nonostante la stanchezza, ho subito pubblicato la notizia "E' UFFICIALE: LA SONDA DELLA NASA VOYAGER 1 HA RAGGIUNTO LO SPAZIO INTERSTELLARE".
Da ieri sera la notizia che molti aspettavano:
E' UFFICIALE: LA SONDA DELLA NASA VOYAGER 1 HA RAGGIUNTO LO SPAZIO INTERSTELLARE
Ma cosa ha rilevato esattamente la Voyager 1?
Un emozionante audio/video file è stato pubblicato dal Jet Propulsion Laboratory della NASA con i suoni dello spazio interstellare.