Il successore di Kepler ha iniziato le sue indagini da un paio di settimane e, in anteprima, ha inviato osservazioni fantastiche della cometa C/2018 N1 e non solo!
Uno studio mostra che la traiettoria dell'enigmatico oggetto interstellare non è quella di un corpo inerte (asteroide) ma somiglia di più a quella di una cometa, sotto la spinta crescente di gas emessi mentre si avvicinava al Sole; eppure, nessuna attività cometaria è stata osservata direttamente.
Quella che sembra la scultura di un busto un pò astratto è il nucleo della cometa 67P/Churymov-Gherasimenko in una insolita ripresa ravvicinata di Rosetta.
Il mistero è tutt'altro che risolto ma ora gli scienziati sanno che il metano su Marte segue un ciclo stagionale, con un picco nella tarda estate nell'emisfero settentrionale.
I risultati, basati sui dati rilevati da Curiosity, sono stati discussi il mese scorso all'American Geophysical Union (AGU), in Louisiana.
La missione NASA/ESA Cassini-Huygens e la missione dell'ESA Rosetta, terminate di recente, hanno sempre avuto un gran seguito popolare ma non solo: la grande luna di Saturno, Titano e la cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko sono due target rimasti anche nel cuore degli scienziati. L'intenzione è sempre stata quella di poter tornare ad esplorare questi due incredibili e stravaganti corpi del nostro Sistema Solare.
Una porzione del nucleo della cometa 67P Churymov-Gerasimenko, ripresa 2 mesi prima dello sfortunato atterraggio di Philae.
Continuano a giungere numerose conferme e qualche novità sul colore, la curva di luce, la traiettoria e la possibile stella progenitrice di questo visitatore interstellare...
L'ipotesi è ardita ma spiegherebbe perchè non riusciamo a vedere le ipotetiche particelle WIMPs, aprendo però molti altri interrogativi. Intanto le nuove curve di luce suggeriscono un periodo di rotazione di otto ore...
L'intruso interstellare che ci ha fatto visita nelle settimane scorse ha ora un nome ufficiale e forse un luogo d'origine. Di sicuro, si tratta di una scoperta fondamentale che sconvolge le nostre conoscenze.
Questo è lo spettro del "visitatore" A/2017 U1, un enigmatico oggetto di circa 400m che, tra Settembre e Ottobre, ci ha fatto visita dalle profondità dello spazio interstellare.