Le immagini sono state scattate il 2 settembre 2016 da OSIRIS (Optical, Spectroscopic, and Infrared Remote Imaging System) da una distanza di 2,7 chilometri dalla cometa.
Il piccolo lander appare decisamente incastrato tra le rocce e il suo orientamento spiega tutte le difficoltà riscontrate nelle comunicazioni dal giorno dell'atterraggio.

#PhilaeFound

Ricorderete la sua storia complicata.
Era stato protagonista di un rocambolesco atterraggio il 12 novembre 2014: dopo aver toccato il suolo della cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko con grande precisione nel sito prestabilito, Agilkia, non aveva potuto usare gli arpioni e non era riuscito ad ancorarsi alla superficie. Aveva continuato la sua corsa rimbalzando per ben quattro volte, compreso il touchdown finale, fino ad arrivare in quel luogo buio chiamato Abydos.
Dopo circa 57 ore di scienza ed aver esaurito tutta l'energia disponibile, si era addormentato all'1:36 del 15 novembre 2014.
Aveva rotto il silenzio a giugno 2015 con sporadiche ed instabili comunicazioni per poi interrompere di nuovo ogni contatto. Il 27 luglio 2016 ha segnato l'addio definitivo, quando il team ha deciso di spegnere l'Electrical Support System Processor Unit (ESS), cioè l'interfaccia a bordo di Rosetta utilizzata per comunicare con il lander.

Inoltre, fino ad oggi la sua posizione è rimasta sconosciuta, nonostante le varie campagne di ricerca condotte nel corso della missione.
L'area d'interesse, circoscritta a poche decine di metri, conteneva un gran numero di oggetti candidati, troppo piccoli per essere identificati con chiarezza nelle immagini. Ma a 2,7 chilometri di distanza la risoluzione della narrow-angle camera di OSIRIS è di ben 5 centimetri per pixel, finalmente sufficienti per identificare il corpo del lander di appena un metro ed i suoi appoggi.

Ricorderete il panorama 360 gradi del luogo dell'atterraggio ripreso dalla fotocamera CIVA-P a bordo del lander. Ora, finalmente, quei frame trovano una corrispondenza.

#PhilaeFound - la fotocamera OSIRIS a bordo di Rosetta ritrova il lander Philae

L'immagine originale in full-size è disponibile nella nostra gallery.
Crediti: ESA/Rosetta/MPS for OSIRIS Team MPS/UPD/LAM/IAA/SSO/INTA/UPM/DASP/IDA
ESA/Rosetta/Philae/CIVA - Processing: Elisabetta Bonora & Marco Faccin / aliveuniverse.today

#PhilaeFound

"Questa bella notizia significa che ora possiamo contestualizzare correttamente i tre giorni di scienza", ha dichiarato Matt Taylor, scienziato della missione all'ESA.

#PhilaeFound

Notare la posizione del trapano SD2 che aveva eseguito con successo tutte le operazioni ma senza risultati.
Copyright ESA/Rosetta/MPS for OSIRIS Team MPS/UPD/LAM/IAA/SSO/INTA/UPM/DASP/IDA

Il ritrovamento sembra proprio essere il premio di fine missione.
Il 30 settembre segnerà la fine dell'avventura di Rosetta che eseguirà un impatto controllato alle 10:30 UTC nella regione Ma’at sul piccolo lobo della cometa 67P/Churyumov–Gerasimenko.