Oltre ai 70,3 grammi di campione già raccolti dall'esterno del contenitore, la NASA è finalmente riuscita ad aprire il contenitore del campione di OSIRIS-REx e all'interno ha trovato altri 51,2 grammi dell'asteroide Bennu. Nel complesso, la sonda ha raccolto più del doppio di quanto gli scienziati avessero progettato
Il contenitore ermeticamente sigillato era stato paracadutato sulla Terra il 24 settembre 2023, prima che iniziasse la missione secondaria denominata OSIRIS-APEX (dal nome del prossimo obiettivo, l'asteroide Apophis). Questi sono stati i primi campioni di asteroide recuperati dalla NASA.
OSIRIS-REx è stata lanciata a settembre 2016 ed è arrivata a Bennu nel dicembre 2018. La sonda ha trascorso i successivi 22 mesi studiando la roccia spaziale dall'orbita e cercando il posto giusto per catturare un campione. Nell'ottobre 2020, dopo alcuni tentativi falliti a causa della sorprendente porosità dell'asteroide, OSIRIR-REx è riuscita a prelevare del materiale e a stivarlo nella capsula per riportarlo sulla Terra.
Prima le difficoltà poi il premio
Non tutto è filato liscio. In un primo momento, i tecnici della NASA si sono imbattuti in alcune complicazioni: il contenitore con il prezioso carico era troppo difficile da aprire. La capsula era fissata all'interno di un altro cilindro protettivo dove, durante le operazioni di raccolta sull'asteroide, si è infilato altro materiale. Questo, da solo ha già soddisfatto i requisiti della missione che prevedeva di raccogliere fino a 60 grammi di asteroide: il resto è stato un gradito bonus per gli scienziati.
In tutto, tra il materiale esterno e quello interno al contenitore, OSIRIS-Rex ha raccolto 121,6 grammi di Bennu. Più del doppio dell'obiettivo della missione e il più grande campione di asteroide mai raccolto, secondo un recente comunicato della NASA. Per fare un confronto, la missione Hayabusa-2 dell’Agenzia Aerospaziale Giapponese JAXA ha riportato solo circa 5 grammi di materiale dall'asteroide Ryugu, nel dicembre 2020.
L'esame dei campioni è già iniziato e gli scienziati stanno scoprendo una composizione sorprendente, finora inaccessibile analizzando i soli meteoriti caduti sulla Terra.
Il 70% del campione sarà preservato e riservato ai ricercatori di tutto il mondo e alle future generazioni.