Giorno e notte, e in tutte le stagioni, lo strumento MOXIE (Mars Oxygen In-Situ Resource Utilization Experiment) a bordo del rover della NASA Perseverance, genera ossigeno respirabile dalla sottile atmosfera del Pianeta Rosso.
Gli scienziati dell'Università di Nanchino ritengono di poter utilizzare i composti trovati nel suolo lunare per produrre ossigeno in situ e carburante per supportare le missioni lunari con equipaggio.
Sulle facce polverose della Luna e di Marte si celano pericoli invisibili per i futuri esploratori. Le aree di materiale altamente ossidante potrebbero essere sufficientemente reattive da produrre ustioni chimiche sulla pelle o nei polmoni degli astronauti non protetti.
A seguito di un concorso, l'ESA ha selezionato il team industriale che progetterà e costruirà il primo carico utile sperimentale per estrarre ossigeno dalla superficie della Luna.
C'è davvero molto ossigeno sulla Luna intrappolato nella regolite e nelle rocce lunari. La domanda è: se potessimo estrarlo, sarebbe sufficiente a tenerci in vita?
Gli scienziati hanno previsto che, in futuro, l'ossigeno scarseggerà nell'atmosfera terrestre e questa tornerà ad essere ricca di metano come in origine.
Il rover della NASA Perseverance ha portato a termine il primo esperimento il 20 aprile 2021, durante il 60° sol della sua spedizione marziana.
Uno dei principali problemi dei primi uomini che andranno su Marte, sarà tornare sulla Terra. Portarsi dietro anche il carburante necessario per il viaggio di ritorno sarebbe troppo complicato e costoso perciò gli scienziati stanno studiando alcune soluzioni per produrre in situ metano ed ossigeno, gli elementi chiave nei sistemi di propulsione.
Visto che sulla Luna se c'è una cosa che non manca è la polvere, gli scienziati stanno pensando a come utilizzarla. Gli ingegneri britannici, ad esempio, stanno mettendo a punto un processo per estrarre ossigeno dalla regolite. Le sostanze metalliche risultanti come sottoprodotto del processo, potrebbero diventare materiale grezzo per le stampanti 3D per la costruzione dei moduli lunari.
La scoperta di ematite alle alte latitudini lunari sta offrendo agli scienziati un nuovo importante tassello sull'evoluzione del nostro satellite.