I geyser di Encelado sono state una delle più grandi scoperte della missione Cassini, o forse no? Secondo Ted Stryk, professore di filosofia presso il Roane State Community College (Tennessee), appassionato di esplorazione planetaria, i coreografici getti potrebbero essere rimasti inosservati per anni nelle immagini della Voyager 1.
Questo è l'anello B di Saturno, ripreso con un dettaglio senza precedenti dalla sonda della NASA Cassini.
La sonda della NASA Cassini ha ripreso questa suggestiva vista della piccola luna di Saturno, Dafni, il 18 gennaio 2017.
La sonda della NASA Cassini ha ripreso una delle viste più ravvicinate della luna di Saturno, Pandora, il 18 dicembre 2016.
Queste due immagini riprese durante il fly-by su Titano T-120 dalla fotocamera Imaging Science Subsystem (ISS), in alto e dallo spettrometro Visual and Infrared Mapping Spectrometer (VIMS), in basso, mostrano come le nuvole della luna di Saturno siano osservabili solo a determinate lunghezze d'onda.
I dati rilevati dalla missione Cassini sembrano indicare che le lune di Saturno e gli anelli del pianeta sono più giovani di quanto si pensasse.
Dopo il fly-by su Titano T-125, la Cassini ha iniziato una nuova fase della missione: il 4 dicembre, alle 13:09 UTC, la sonda ha attraversato il piano degli anelli, passando a 91.000 chilometri dalle nubi di Saturno, intersecando una debole fascia di polvere prodotta dai micro impatti che colpiscono le due lune Giano ed Epimeto.
A partire dal 30 novembre, dopo una gomitata gravitazionale da Titano, la sonda della NASA Cassini inizierà una serie di 20 orbite altamente inclinate che la porteranno a passare sopra i poli di Saturno ed a sfiorare gli anelli principali del pianeta.
Calcolare il periodo di rotazione di Saturno e quindi la durata di un giorno sul pianeta è una delle sfide più grandi per gli scienziati. Questi valori sono stati aggiornati negli ultimi decenni e man mano perfezionati ma la vera risposta potrebbe arrivare solo grazie all'ultima fase della missione Cassini.
Mentre la Cassini continua a sfruttare i fly-by attorno a Titano per aumentare l'inclinazione della sua orbita rispetto al piano degli anelli di Saturno, a fine ottobre non è mancata l'occasione di fotografare ancora una volta alcune delle lune principali del pianeta.