Ci eravamo lasciati cinque mesi fa con le ultime scoperte sull'oggetto di Kuiper designato 2014 MU69, mentre New Horizons era stata messa da poco in ibernazione. Il 4 Giugno, dopo 165 giorni di letargo, la sonda si è risvegliata e, nel frattempo, la sua futura meta ha ricevuto una designazione suggestiva, anche se ancora ufficiosa: Ultima Thule.

 La campagna per dare un nome più appropriato a 2014 MU69 venne varata il 6 dicembre scorso e la NASA ricevette qualcosa come 34000 nomi proposti da parte di 115000 partecipanti in tutto il mondo. Il ballottaggio venne effettuato tra 37 nomi finalisti, otto dei quali proposti dal team di New Horizons e gli altri 29 dal pubblico. Il nome vincitore, il più votato, deriva dalla cartografia medievale, dove Thule era un'isola distante e sconosciuta, ritenuto il luogo più settentrionale della Terra. "Ultima Thule" è quindi una metafora di luogo misterioso "oltre i confini del mondo conosciuto", appropriata per il minuscolo oggetto situato a 6,5 miliardi di km dal Sole e che saràraggiunto da New Horizons il prossimo 1 Gennaio. Per ora, il nome è ufficioso perchè l'organizzazione IAU, preposta a questo compito, si è riservata di approvarlo nel corso del 2019, comunque dopo il fly-by. Ma alla NASA tutti hanno già adottato la nuova designazione, se non altro più comoda della precedente!

Thule

L'isola di Thule (qui indicata come "Tile") in una mappa del 1536.

 Ricordiamo che, nello stato di ibernazione, gran parte della sonda non viene alimentata mentre il computer di bordo controlla la situazione e invia un segnale "beacon" settimanale e una telemetria mensile sullo stato di salute della sonda, provvedendo poi al risveglio programmato. I segnali radio trasmessi da New Horizons, ricevuti dal Deep Space Network alle 11:12 (ora italiana) del 5 giugno, confermano che New Horizons ha eseguito i comandi del computer di bordo per uscire dallo stato di ibernazione e Alice Bowman dell'APL ha riferito che il veicolo spaziale è in buona salute e opera normalmente.

 Nei tre giorni successivi, il team della missione ha raccolto i dati di telemetria che serviranno ad inviare i primi comandi ai computer di bordo di New Horizons, iniziando i preparativi per il flyby di Ultima; questi preparativi dureranno circa due mesi e includeranno degli aggiornamenti della memoria, il recupero dei dati scientifici sulla cintura di Kuiper e una serie di controlli per i sottosistemi e gli strumenti scientifici. Ad agosto inizieranno le osservazioni a distanza su Ultima, con immagini che aiuteranno il team di navigazione a perfezionare la rotta del veicolo spaziale.

 "Il nostro team è già indaffarato nella pianificazione e nelle simulazioni del flyby di Ultima Thule ed è entusiasta del fatto che New Horizons sia di nuovo in uno stato operativo", ha dichiarato il capo investigatore Alan Stern. 

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Posizione attuale di New Horizons. - Credit: NASA / JPL / Joohns Hopkins APL / SwRI

  Attualmente, la sonda dista 6,23 miliardi di km e quindi le comunicazioni con la Terra richiedono oltre 11 ore (andata e ritorno), come mostrato nella schermata del simulatore on-line riportata sopra.

 

Riferimenti:
http://pluto.jhuapl.edu/News-Center/News-Article.php?page=20180605
http://pluto.jhuapl.edu/News-Center/News-Article.php?page=20180313
http://frontierworlds.seti.org/.

http://pluto.jhuapl.edu/Mission/Where-is-New-Horizons/index.php