La missione, che visiterà una cometa incontaminata o un altro oggetto interstellare, è stata approvata questa settimana.
Secondo alcune previsioni, nelle prime ore martedì, lo sciame meteorico delle Tau Ercolidi potrebbe regalarci una intensa pioggia di stelle cadenti...
Questa incredibile foto non ritrae una cometa ma la coda di sodio rilasciata dal pianeta Mercurio, in direzione opposta al Sole!
Con un diametro stimato di circa 130 chilometri, si tratta del nucleo cometario più grande mai visto dagli astronomi. Circa 50 volte più grande di quello delle comete più conosciute.
La missione Hayabusa 2, dell'Agenzia Spaziale Giapponese JAXA, ha mostrato che l'asteroide Ryugu è fatto di macerie, invece di essere un grande pezzo di roccia monolitico. E come alcuni altri asteroidi, ha la forma di una trottola, generata dalla rapida rotazione del corpo.
Una nuova indagine condotta dallo scienziato planetario Adrienn Luspay-Kuti, del Johns Hopkins Applied Physics Laboratory (APL) nel Maryland, suggerisce che l'ossigeno molecolare non è così abbondante nella cometa 67P/Churyumov–Gerasimenko e potrebbe essere rilasciato da alcuni serbatoi interni.
Due osservatori solari hanno catturato la cometa Leonard mentre si avvicina al suo perielio del 3 gennaio 2022 che la porterà a 92 milioni di chilometri dal Sole (poco più del 60% della distanza Sole-Terra).
Le due comete fanno parlare di loro: mentre la prima ha appena dribblato Venere e raggiunge in questi giorni la massima luminosità, dell'altra si sono trovate vecchie testimonianze di attività cometaria, grazie al satellite TESS.
Ne è convinto il Prof. Avi Loeb secondo il quale la teoria che 1I/2017 U1 (′Oumuamua) fosse un ammasso di detriti di un pianeta simile a Plutone non sta in piedi, semplicemente perché c'è una certa carenza di eso-Plutoni nella Via Lattea per spiegare un rilevamento simile.