Il team ha riavviato il computer di bordo e il 17 dicembre ha messo il veicolo spaziale in "modalità provvisoria", uno stato in cui sono operativi solo i sistemi essenziali come precauzione. Ora, in base all'ultimo aggiornamento pubblicato dall'Agenzia, il recupero dei dati scientifici dell'ultimi fly-by sta procedendo positivamente.
"I dati scientifici del più recente sorvolo di Giove e della sua luna Io sembrano essere intatti", ha scritto la NASA.
Si ritiene che l'interruzione si sia verificata quando la navicella ha attraversato una zona della magnetosfera di Giove caratterizzata da un'intensa radiazione ma non c'è alcuna indicazione che il picco possa aver danneggiato i dati raccolti. Tuttavia, solo quando il downlink sarà completato, il team potrà valutare eventuali perdite.
Juno ha lasciato la Terra nell'agosto 2011, percorrendo 2,7 milioni di chilometri ed entrando in orbita attorno al pianeta gigante 5 anni dopo, il 4 luglio 2016.
Il suo obiettivo è quello di rispondere alle domande sulla composizione e le origini di Giove.
La sonda impiega 53 giorni terrestri per orbitare attorno al pianeta e durante la sua missione primaria ha raccolto 3 terabit di dati scientifici e alcune incredibili immagini di Giove e delle sue lune.
La missione principale del veicolo spaziale si è conclusa a luglio e si prevede che il veicolo spaziale continuerà le sue operazioni scientifiche estese almeno fino al 2025