Sono passate quasi sette settimane dal lancio e in questo periodo di tempo il Flight Control Team ha dispiegato i pannelli solari, le antenne, le sonde e i bracci che erano stati impacchettati per il decollo. L'ultimo passo è stato il bloccaggio in posizione della Radio & Plasma Wave Investigation (RPWI).
"Sono state settimane estenuanti ma molto entusiasmanti", ha affermato nel comunicato Angela Dietz, vice responsabile delle operazioni. "Abbiamo affrontato e superato varie sfide per mettere Juice nella forma giusta per ottenere la migliore scienza dal suo viaggio su Giove".
Le due telecamere di monitoraggio integrate, ciascuna con un diverso campo visivo, dopo aver scattato i primi "selfie" di Juice dallo spazio, sono state fondamentali per verificare che tutte le parti della navicella fossero dispiegate correttamente. Inoltre, alcuni strumenti sono stati accesi e hanno preso misurazioni di test.
La suite di Juice
Il potente pacchetto di strumenti di Juice raccoglierà i dati che aiuteranno gli scienziati a rispondere alle domande irrisolte sul sistema di Giove.
Come sono i mondi oceanici di Giove? Perché Ganimede è così unico? Ci sono stati o ci sono ambienti abitabili attorno al pianeta? In che modo il complesso ambiente di Giove ha modellato le sue lune e viceversa? Come si è formato e come funziona un tipico pianeta gigante?
Juice è dotata di 10 strumenti scientifici, uno strumento per il monitoraggio delle radiazioni e un esperimento radio che insieme costituiscono "il più potente carico utile di telerilevamento, geofisico e in situ mai inviato al Sistema Solare esterno", secondo l'ESA.
La suite è composta da:
- JANUS - Camera system
Una telecamera ottica per studiare la morfologia ed i processi globali, regionali e locali sulle lune e per eseguire la mappatura delle nubi su Giove. E' dotata di 13 filtri, un campo di vista di 1.3 gradi ed una risoluzione fino a 2,4 m per Ganimede e circa 10 km per Giove
- MAJIS - Moons and Jupiter Imaging Spectrometer
Uno spettrometro che coprirà lunghezze d'onda del visibile e dell'infrarosso da 0,4 a 5,7 micron, con risoluzione spettrale di 3-7 nm. La risoluzione spaziale è fino a 25 metri per Ganimede e circa 100 km per Giove. Studierà le nubi troposferiche e la composizione delle superficie ghiacciate delle lune.
- UVS - UV imaging Spectrograph
Uno spettrometro UV per caratterizzare l'esosfera delle lune ghiacciate, per studiare Giove e la sua atmosfera superiore.
Coprirà lunghezze d'onda tra i 55 ed i 210 nm con risoluzione spettrale di <0,6 nm. La risoluzione spaziale raggiungerà 0,5 km per Ganimede e 250 km per Giove.
- SWI - Sub-millimeter Wave Instrument
Uno spettrometro submillimetrico eterodina che utilizza un'antenna da 30 cm e lavora in due intervalli spettrali, 1080-1275 GHz e 530-601 GHz, con potere risolutivo spettrale di ~ 107. Indagherà la struttura della temperatura, la composizione e le dinamiche della stratosfera e troposfera di Giove e della superficie delle lune ghiacciate.
- GALA - GAnymede Laser Altimeter
Un altimetro laser per studiare le deformazioni mareali di Ganimede, la morfologia e la topografia delle superfici delle lune ghiacciate.
- RIME - Radar for Icy Moons Exploration
Un radar penetrante per studiare la struttura del sottosuolo delle lune ghiacciate fino a 9 km di profondità con una risoluzione verticale nel ghiaccio fino a 30 m. RIME funzionerà ad una frequenza centrale di 9 MHz (banda 1 e 3 MHz) ed userà un antenna 16 m.
- J-MAG - A magnetometer for JUICE
Un magnetometro per caratterizzare il campo magnetico di Giove, la sua interazione con il campo magnetico interno di Ganimede e studiare gli oceani sotto la superficie delle lune ghiacciate.
- PEP - Particle Environment Package
Una suite dedicata a caratterizzare l'ambiente del plasma nel sistema gioviano.
Misurerà: densità e flussi di ioni positivi e negativi, elettroni, gas neutro, temperatura ed atomi neutri energetici nel campo dell'energia da <0,001 eV per> 1 MeV con una copertura angolare completa.
- RPWI - Radio & Plasma Wave Investigation
Caratterizzerà le emissioni radio ed il plasma nel sistema di Giove.
Utilizzerà quattro esperimenti, Gandalf, MIME, FRODO e JENRAGE.
- 3- GM - Gravity & Geophysics of Jupiter and Galilean Moons
Una suite di radio-scienza. Sarà utilizzato anche per sondare l'interno delle lune e verificare la dimensione dei mari sotto la crosta ghiacciata.
- PRIDE - Planetary Radio Interferometer & Doppler Experiment
Utilizzerà il sistema di telecomunicazioni standard di JUICE e il VLBI (Very Long Baseline Interferometry) per effettuare misurazioni precise della posizione navicella, della sua velocità ed indagare i campi gravitazionali di Giove e delle lune ghiacciate.
I team hanno già confermato che gli strumenti RPWI, JANUS, J-MAG e GALA, così come il pacchetto per il monitoraggio delle radiazioni RADEM, sono pronti per Giove
RPWI sarà il primo dispositivo in assoluto a generare una mappa 3D dei campi elettrici attorno a Giove. Ci darà preziose informazioni su come l'energia viene trasferita tra l'enorme magnetosfera rotante di Giove e le grandi lune ghiacciate Ganimede, Callisto ed Europa. Questo trasferimento di energia guida, ad esempio, le aurore su Ganimede e nell'alta atmosfera di Giove. La speciale sensibilità di RPWI alle basse frequenze significa che sarà in grado di rilevare segnali elettromagnetici molto deboli da maree e correnti all'interno degli oceani sotterranei delle lune ghiacciate.
Prima e dopo ogni dispiegamento, il team RPWI ha acceso lo strumento per misurare la differenza fatta da ogni nuovo sensore dispiegato. Ognuno ora raccoglie i dati e li consegna all'unità di elaborazione dei dati di bordo di RPWI, che invia i dati sulla Terra.
A differenza dei sensori RPWI montati su aste lontane dal corpo principale di Juice, JANUS è fissato ad un banco ottico (un po' come usare un treppiede qui sulla Terra).
Su Giove, la fotocamera JANUS scatterà immagini in 13 colori diversi, dalla luce viola al vicino infrarosso. Queste immagini consentiranno agli scienziati di indagare sulle lune Ganimede, Callisto ed Europa, cercando anche la vita che potrebbe esistere sotto le loro croste ghiacciate. JANUS raccoglierà anche dati su altre parti del sistema gioviano, tra cui l'intensa attività vulcanica di Io, le numerose lune più piccole e il debole sistema di anelli di Giove. Ultimo ma non meno importante, JANUS documenterà i processi che si svolgono nell'atmosfera di Giove.
La messa in servizio di RIME, invece, è stata più movimentata. Pochi giorni dopo il lancio, i controllori di volo hanno tentato di dispiegare l'antenna dello strumento Radar for Icy Moon Exploration (RIME). I primi segmenti delle antenne si sono aperti come previsto ma sono rimasti bloccati. Il team sospettava che la colpa fosse di un piccolo perno incastrato. Lo strumento è rimasto bloccato fin quando non è stato fatto esplodere un dispositivo meccanico all'interno della staffa. La messa in servizio di RIME è ancora in corso, ma il team ha già effettuato alcune misurazioni di prova.