Ogni giorno RIME fa qualche progresso e i movimenti registrati nelle immagini ne sono la testimonianza. Ora è a circa un terzo della lunghezza prevista, dice l'ESA nel comunicato.
L'ipotesi principale è che ci sia un piccolo perno bloccato e, se così fosse, sarebbe solo una questione di millimetri: basterebbe poco per fare la differenza e liberare RIME. Inoltre, il team ha ancora molti assi nella manica. I prossimi passi includono un'accensione del motore per scuotere un po' la navicella seguita da una serie di rotazioni che gireranno Juice, riscaldando la struttura e il radar, che sono attualmente al freddo nell'ombra.

Juice s wriggling RIME antenna

Questa animazione, composta con le immagini scattate dalla Juice Monitoring Camera tra il 17 e il 21 aprile, mostra i movimenti di RIME.
Crediti: ESA/Juice/JMC, CC BY-SA 3.0 IGO

RIME è uno dei dieci strumenti a bordo di JUICE (Jupiter Icy Moons Explorer).
È un radar che penetra nel ghiaccio progettato per studiare la struttura della superficie e del sottosuolo delle lune ghiacciate di Giove fino a una profondità di 9 chilometri.

"Per il resto, Juice si sta comportando in modo eccellente", ha dichiarato l'Agenzia. "con il dispiegamento dei suoi pannelli solari e dell'antenna a medio guadagno, nonché del suo braccio magnetometrico di 10,6 metri".

Testing Juice s RIME antenna

Un modello in scala 1:18 dell'antenna RIME della missione Juice, montata su un modello semplificato di veicolo spaziale durante i test nella struttura Hertz presso il Centro Europeo di Ricerca e Tecnologia Spaziale (ESTEC) a Noordwijk, Paesi Bassi.
Crediti: ESA–M.Cowan, CC BY-SA 3.0 IGO


Il tempo non manca

Con ancora due mesi di messa in servizio pianificati, il team ha ancora tempo per approfondire il problema e continuare a lavorare sul resto.
"Gli aggiornamenti saranno condivisi non appena saranno disponibili nuove informazioni", ha detto l'ESA.