Il lancio è stato perfetto, dopo la separazione dal razzo, l'ESOC (European Space Operations Centre) dell'ESA a Darmstadt, in Germania, ha confermato l'acquisizione del segnale tramite la stazione di terra di New Norcia in Australia alle 15:04 CEST. Circa mezz'ora più tardi, i grandi pannelli solari da 27 metri e con la distintiva forma a croce, si sono regolarmente dispiegati. "Il completamento di questa operazione critica ha segnato il successo del lancio", spiega l'ESA nel comunicato.
"L'ESA, con i suoi partner internazionali, è in viaggio verso Giove", afferma il direttore generale dell'ESA Josef Aschbacher. “Lo spettacolare lancio di Juice porta con sé la visione e l'ambizione di coloro che hanno concepito la missione decenni fa, l'abilità e la passione di tutti coloro che hanno costruito questa incredibile macchina, la spinta del nostro team delle operazioni di volo e la curiosità della comunità scientifica globale. Insieme, continueremo a spingere i confini della scienza e dell'esplorazione per rispondere alle più grandi domande dell'umanità".
“Insieme ai nostri partner NASA, Japan Aerospace Exploration Agency e Israel Space Agency, che hanno anche contribuito con hardware o strumentazione scientifica, abbiamo raggiunto questo tanto atteso traguardo del lancio”, ha detto Giuseppe Sarri, Juice Project Manager dell'ESA.
Il lancio
La navicella spaziale JUICE è stata lanciata in cima a un razzo Ariane 5 dallo spazioporto europeo di Kourou, nella Guyana francese, venerdì 14 aprile alle 12:14 GMT, con un giorno di ritardo a causa dalle condizioni metereologiche.
Il decollo ha dato il via a un'ambiziosa missione per studiare Giove e tre delle sue lune più grandi e intriganti: Ganimede, Callisto ed Europa, che potrebbero ospitare grandi oceani di acqua liquida sotto i gusci ghiacciati.
"L'obiettivo principale è capire se ci sono ambienti abitabili tra quelle lune ghiacciate e attorno a un pianeta gigante come Giove", ha detto lo scienziato planetario e membro del team JUICE Olivier Witasse. Ma per scoprirlo bisognerà attendere otto anni: la sonda arriverà nel sistema gioviano nel 2031.
“Il tesoro di dati che ESA Juice fornirà consentirà alla comunità scientifica di tutto il mondo di scavare e scoprire i misteri del sistema gioviano, esplorare la natura e l'abitabilità degli oceani su altri mondi e rispondere a domande non ancora poste dalle future generazioni di scienziati", ha detto Carole Mundell, Direttore della Scienza dell'ESA.
Crediti: ESA Web TV
Foto ricordo
La sonda gode di ottima salute e dopo il lancio ha catturato alcune suggestive viste della Terra.
L'immagine in apertura è stata scattata dalla telecamera di monitoraggio Juice 1 (JMC1) alle 14:22 CEST. JMC1 si trova sulla parte anteriore del veicolo spaziale e guarda diagonalmente verso l'alto in un campo visivo che alla fine includerà le antenne dispiegate e, a seconda del loro orientamento, parte di uno dei pannelli solari.
L'altra qui in basso è stata scattata sempre dalla JMC1 alle 14:42 CEST.
Crediti: ESA/Juice/JMC, CC BY-SA 3.0 IGO
Il viaggio
Juice è l'ultima missione scientifica dell'ESA a essere lanciata su un Ariane 5, un razzo con una lunga eredità sulle spalle che risale al 1999 con il lancio di XMM-Newton, oggi ancora in funzione, e più recentemente, annovera tra i successi il James Webb Space Telescope NASA/ESA/CSA partito nel 2021.
Nelle prossime due settimane e mezzo Juice dispiegherà le varie antenne e bracci strumentali, tra cui l'antenna radar lunga 16 metri, il magnetometrico lungo 10,6 metri e vari altri strumenti che studieranno l'ambiente di Giove e il sottosuolo ghiacciaio delle sue lune. Quattro gravity assist sulla Terra e su Venere lanceranno la navicella spaziale verso il Sistema Solare esterno. Il primo nell'aprile 2024 sarà un doppio assist gravitazionale, prima dalla Luna e dopo 1,5 giorni dalla Terra. Poi, sarà la volta di Venere nell'agosto 2025, Terra settembre 2026, Terra gennaio 2029, durante una crociera verso Giove che durerà in tutto otto anni. Una volta giunta a destinazione, gli scudi proteggeranno l'elettronica sensibile del veicolo spaziale dai mostruosi livelli di radiazioni nel sistema gioviano. L'isolamento multistrato manterrà le temperature interne stabili mentre esternamente potranno raggiungere più di 250ºC durante il sorvolo di Venere e -230ºC su Giove.
"A centinaia di milioni di chilometri dalla Terra e con il solo ausilio dall'energia solare, guideremo Juice attraverso 35 sorvoli delle lune oceaniche di Giove per raccogliere i dati necessari per portare gli scienziati più vicini che mai a queste avvincenti destinazioni", afferma Ignacio Tanco , responsabile delle operazioni del veicolo spaziale Juice dell'ESA.
L'obiettivo
L'obiettivo principale di Juice è Ganimede, la luna principale di Giove, più grande di Mercurio. Ganimede ha una caratteristica particolarmente intrigante oltre all'oceano sotterraneo: è l'unica luna del Sistema Solare a generare un proprio campo magnetico e solo il terzo oggetto roccioso ad averne uno, oltre Mercurio e Terra. L'effetto è una mini "bolla magnetica" situata all'interno di quella più grande di Giove e le due interagiscono in modi molto complessi.
Ganimede mostra anche una vasta gamma di antiche caratteristiche di superficie, offrendo prove geologiche che coprono diversi miliardi di anni.