Scritto: Venerdì, 19 Agosto 2022 04:50 Ultima modifica: Venerdì, 19 Agosto 2022 05:54

I grani di polvere di Ryugu sono più vecchi del Sistema Solare


Un team internazionale di ricercatori, che sta studiando i campioni dell'asteroide Ryugu, ha scoperto che alcuni dei suoi granelli di polvere sono più antichi del Sistema Solare.

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a) Una sezione sottile di Ryugu (b) Un'area nella sezione C0002 con una litologia meno alterata rispetto alla matrice Ryugu circostante
a) Una sezione sottile di Ryugu (b) Un'area nella sezione C0002 con una litologia meno alterata rispetto alla matrice Ryugu circostante
Crediti: The Astrophysical Journal Letters (2022). DOI: 10.3847/2041-8213/ac83bd

I campioni delle roccia spaziale erano stati riportati sulla Terra dalla sonda Hayabusa 2 della Japan Aerospace Exploration Agency (JAXA) che, lanciata a bordo di un razzo H-IIA 202 nel 2014, si incontrò con 162173 Ryugu quattro anni dopo.
Ryugu si trova a 300 milioni di chilometri dalla Terra e orbita intorno al Sole ogni 16 mesi. È stato descritto come un ammasso di ghiaia, probabilmente costituito dai detriti di molti altri asteroidi. Altre ricerche hanno dimostrato che probabilmente si è formato nella parte esterna del Sistema Solare e, poi, è stato spinto verso l'interno. Altri ancora suggeriscono che l'acqua terrestre provenga da asteroidi simile.

In questo nuovo studio, i ricercatori si sono focalizzati sull'età dell'asteroide, in particolare cercando materiale presolare misurando le abbondanze isotopiche, ovvero versioni di elementi con lo stesso numero di protoni ma un numero diverso di neutroni.
Il campione di polvere di Ryugu è stato quindi confrontato con i grani trovati nei meteoriti di condrite carboniosa che sono stati trovati sulla Terra.

Ogni generazione di stelle semina la materia prima da cui nasce la generazione successiva. Il nostro Sole ha avuto origine più di 4,5 miliardi di anni fa, quando l'esplosione di una supernova introdusse nuovo materiale in una nuvola preesistente di gas e polvere, facendola collassare su sé stessa. I resti di questo processo formarono un disco rotante di materiale attorno al giovane Sole a cui si unirono i pianeti e altri oggetti, compresi i corpi genitori che alla fine si scontrarono l'uno contro l'altro diventando asteroidi e meteoriti.

La presenza di materiale presolare su Ryugu non è una sorpresa, poiché grani antichi simili sono stati trovati anche nel 5 per cento dei meteoriti di condriti carboniose, con alcuni datati addirittura 7 miliardi di anni fa.

Le antiche particelle nei campioni di Ryugu sono fatte di carburo di silicio, un composto chimico che non si trova naturalmente sulla Terra. Secondo i ricercatori ci sono diversi tipi di grani di carburo di silicio che differiscono per le firme isotopiche. Nei campioni sono stati rilevati i tipi precedentemente conosciuti di carburo di silicio ma anche una forma estremamente rara di silicato che viene facilmente distrutta dai processi chimici che avvengono negli asteroidi. Il materiale è stato trovato "in un frammento meno alterato chimicamente che probabilmente lo proteggeva da tale attività", hanno affermato i ricercatori in una dichiarazione.

Una ricerca separata, pubblicata il 16 agosto su Nature Astronomy, ha trovato composti che non possono resistere a temperature superiori a 30 gradi Celsius, che combinati con altri risultati suggeriscono che Ryugu si sia formato nel Sistema Solare esterno e sia migrato verso l'interno solo successivamente.

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Letto: 714 volta/e Ultima modifica Venerdì, 19 Agosto 2022 05:54

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Elisabetta Bonora

Nella vita lavorativa mi occupo di web, marketing e comunicazione, digital marketing. Nel tempo libero sono un'incontenibile space enthusiast e mamma di Sofia Vega.
Mi occupo di divulgazione scientifica, attraverso questo web, collaborazioni con riviste del settore e l'image processing delle foto provenienti dalle missioni robotiche. Appassionata di astronomia, spazio, fisica e tecnologia, affascinata fin da bambina dal passato e dal futuro. Nel 2019 è uscito il mio primo libro "Con la Cassini-Huygens nel sistema di Saturno" (segui su LinkedIn le mie attività professionali).
Amo le missioni robotiche inviate nel nostro Sistema Solare "per esplorare nuovi mondi, alla ricerca di nuove forme di vita, per arrivare là dove nessuno è mai giunto prima!" ...Ovviamente, è chiaro, sono una fan di Star Trek!

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