Due settimane fa abbiamo visto le prime immagini a bassa quota riprese dalla nuova orbita XMO-7 che ha portato Dawn fin quasi a sfiorare la superficie di Cerere, arrivando 11 volte più vicino rispetto all'orbita più bassa effettuata in precedenza. Allora erano disponibili solo vedute del bordo del cratere Occator, stavolta finalmente Dawn ci restituisce un paio di immagini nelle immediate vicinanze della macchia chiara centrale (Cerealia Facula) e un'altra di alcune macchie più periferiche (Vinalia faculae).
Qui sotto è mostrata una immagine a colori del complesso di bright spot di Cerere, risalente a 2 anni fa; l'ho usata per fornire il "contesto" delle nuove immagini. In rosso c'è quella riportata in apertura (di cui più sotto si forniscono le singole riprese) e in verde quella di Vinalia; il fatto che le regioni coperte non siano rettangolari è conseguenza della bassa quota di Dawn e della vista "a volo d'uccello", con una inevitabile distorsione prospettica. Ne consegue che la risoluzione non è uniforme e comunque non è la massima che si otterrebbe con una immagine scattata direttamente sulla verticale (Nadir); del resto, in quel caso ci sarebbe probabilmente anche un evidente effetto "mosso" che qui non si apprezza. Si parla comunque di dettagli inferiori a 10 metri.
Immagine a colori dei bright spot all'interno del Cratere Occator: a sinistra, Cerealia Facula, a destra
Ricordiamo che Occator misura, in media, 92 km di diametro e le macchie chiare sono risultate ricche di carbonato di sodio (soda), anche se la loro origine è ancora oggetto di indagini e discussioni. Nelle prime due immagini, questo materiale più chiaro si dispone sulla sommità piatta di una collina e in alcuni punti sembra essere franato lungo il pendio, formando sottili rigagnoli; questa particolare orografia potrebbe raccontare qualcosa di importante sulla sua genesi. Speriamo di poter vedere, nelle prossime settimane, altre riprese relative alla macchia centrale, anch'essa sopraelevata ed attraversata da intriganti fratture.
Cerealia facula (PIA22477 - primaa porzione) - Image credit: NASA/JPL-Caltech/UCLA/MPS/DLR/IDA
Cerealia facula (PIA22477 - seconda porzione) - Image credit: NASA/JPL-Caltech/UCLA/MPS/DLR/IDA
Vinalia Faculae riprese il 14 giugno da 39 km di altezza - Image credit: NASA/JPL-Caltech/UCLA/MPS/DLR/IDA (PIA22478)
Per concludere, un'altra immagine scattata in precedenza dalla quota record di soli 33 km; si tratta del bordo settentrionale di Occator, scosceso e ricco di scarpate e frane.
La parete Nord di Occator, ripresa il 16 giugno da soli 33 km d'altezza (PIA22550) - Image credit: NASA/JPL-Caltech/UCLA/MPS/DLR/IDA (PIA22478)
Riferimenti:
https://dawn.jpl.nasa.gov/multimedia/images/image-detail.html?id=PIA22477
https://dawn.jpl.nasa.gov/multimedia/images/image-detail.html?id=PIA22550
https://dawn.jpl.nasa.gov/multimedia/images/image-detail.html?id=PIA20355