Dawn ha inviato le prime immagini dal suo punto di vista migliore in assoluto, l'orbita definitiva denominata "Low Altitude Mapping Orbit" a soli 385 km dalla superficie del pianeta nano. La sonda aveva raggiunto questa quota lo scorso 7 Dicembre, dopo una manovra di discesa dalla precedente orbita HAMO che è durata 47 giorni ovvero 125 orbite, durante le quali i motori a ioni sono rimasti quasi sempre accesi (tranne che nel corso di 6 pause relativamente brevi, che sono servite a inviare i dati di telemetria e ricevere nuove istruzioni di volo). L'orbita definitiva, in realtà, è stata stabilita 5 giorni dopo quella data, in seguito a ulteriori piccole manovre correttive; nel frattempo però, il 10 Dicembre, il team a terra ne ha approfittato per usare la fotocamera "di riserva" e scattare alcune riprese "a volo d'uccello" che sono davvero mozzafiato in quanto a dettagli e topografia.

 La prima di queste immagini ritrae una catena di crateri chiamata "Gerber Catena", situata a ovest del grande cratere Urvara, nell'emisfero meridionale. Strutture simili sono comuni su corpi planetari più grandi, causate dalla contrazione, le sollecitazioni da urto e il peso della crosta da parte di grandi montagne (il Monte Olimpo su Marte è un esempio). La fratturazione trovata in tutta la superficie di Cerere indica che processi simili possono essersi verificati anche lì, nonostante le sue dimensioni più piccole (il diametro medio di Cerere è in media 940 km). Molte delle depressioni e scanalature su Cerere si sono probabilmente formate a seguito di impatti, ma alcune sembrano essere tettonica, riflettendo tensioni interne che hanno rotto la crosta. «Perché sono così prominenti non è ancora chiaro, ma sono probabilmente sono legate alla struttura crostale complessa di Cerere", ha dichiarato Paul Schenk, un membro del team scientifico della missione.

 Dato che due immagini di questa regione sono state riprese a breve distanza, è stato possibilie realizzare anche un anaglifo (o immagine tridimensionale) riportata qui sotto, da ammirare con gli appositi occhialini.

PIA20187 fig2

Versione 3D dell'immagine in apertura - credit: NASA/JPL-Caltech/UCLA/MPS/DLR/IDA

 La seconda immagine è scattata nei pressi del polo sud, a una latitudine di circa -85.6° e longitudine 176.6° est. L'illuminazione è radente (il sole era molto prossimo all'orizzonte locale) e questo conferisce una certa drammaticità all'immagine, con ombre lunghe e ampie zone immerse nel buio più completo.

PIA20188

La regione presso il Polo Sud di Cerere fotografata il 10 Dicembre (PIA20188) - credit: NASA/JPL-Caltech/UCLA/MPS/DLR/IDA

 La terza immagine qui sotto è ripresa vicino ad un'altra catena di crateri denominata "Samhain Catena", a circa 23.2° di latitudine Sud e 216.8° east.

PIA20184

(PIA20188) - Credit: NASA/JPL-Caltech/UCLA/MPS/DLR/IDA

 L'ultima immagine, di qualità inferiore (con vistosi artefatti di compressione), riguarda una regione vicina alla precedente, a circa 29.4° di latitudine Sud e 213.1° east.

PIA20185

Credit: NASA/JPL-Caltech/UCLA/MPS/DLR/IDA

 La fotocamera primaria, che è sostanzialmente identica a quella che ha scattato queste foto, ha iniziato la sua campagna di mappatura LAMO ufficiale il 16 dicembre. Entrambe le fotocamere appaiono in buona salute. Altri strumenti di Dawn hanno anche iniziato il loro intenso periodo di osservazione a partire dal 18 Dicembre: la mappatura da parte dello spettrometro visibile e dell'infrarosso permetterà di individuare i minerali esaminando la riflettività superficiale a diverse lunghezze d'onda, mentre il rivelatore di raggi gamma e di neutroni sta già misurerando queste due  componenti di radiazione nucleare per determinare le abbondanze di alcuni elementi. In questo momento la sonda sta effettuando una pausa nelle osservazioni, della durata complessiva di 27 ore, trasmettendo i dati raccolti all'antenna di Goldstone (California); queste trasmissioni costituiscono esse stesse una occasione per fare altre misure perchè i tempi di ritardo e lo spostamento Doppler della frequenza permettono di stabilire con precisione le variazioni nell'orbita indotte dalla gravità di Cerere e legate alla distribuzione di massa al suo interno.

 L'orbita attuale di Cerere, sulla base delle schermate fornite dal simulatore on-line Mystic, ha il periastro a circa 361km di altezza e l'afastro a 379 km; entrambi questi valori vengono raggiunti in prossimità del piano equatoriale di Cerere, al contrario di quanto avveniva nell'orbita provvisoria 10 giorni fa, quando gli estremi corrispondevano al passaggio sui poli.

 Nelle ultime settimane, gli scienziati del team Dawn hanno rivelato che il materiale brillante all'interno di crateri importanti come Occator è compatibile con un tipo di solfato di magnesio chiamato hexahydrite. Un altro gruppo di scienziati ha scoperto che Cerere contiene anche argille ammoniacate; poiché l'ammoniaca è abbondante nel sistema solare esterno, questa scoperta suggerisce che Cerere potrebbe essersi formato nelle vicinanze di Nettuno e poi migrato verso l'interno, oppure è stato bombardato da materiale proveniente dal sistema solare esterno. "Mentre raccogliamo i dati alla massima risoluzione da Cerere, continueremo a esaminare le nostre ipotesi e scoprire anche altre sorprese di questo mondo misterioso" ha dichiarato Chris Russell, ricercatore principale della missione.

 

Fonte:
- http://dawn.jpl.nasa.gov/news/news-detail.html?id=4802
-
http://dawn.jpl.nasa.gov/mission/status.html