Lo scorso 12 Febbraio, l'indomita sonda americana aveva di nuovo spento i suoi motori per oltre 24 ore allo scopo di osservare con i suoi strumenti (tra cui uno italiano) una intera rotazione di Cerere su se stesso. Ricordiamo che Cerere, con i suoi quasi 1000 km di diametro, è il più grande oggetto nella fascia degli asteroidi, nonchè il primo oggetto di questo tipo ad essere stato scoperto (sempre da un italiano) e, in base alla attuale classificazione UAI, anche il pianeta nano a noi più vicino.

  Fino a 1 mese fa le migliori immagini di Cerere erano quelle riprese anni prima con il telescopio Hubble; esse mostravano pochi dettagli superiori ai 30 km/pixel. Poi Dawn ha cominciato a fare riprese sempre più ravvicinate e a risoluzione crescente, le ultime hanno una risoluzione più che doppia rispetto a quella di Hubble (14 km/pixel) e mostrano chiaramente una topografia ricca di crateri e scarpate nell'emisfero sud, metre la zona equatoriale è dominata da misteriose macchie chiare che potrebbero essere crateri recenti o magari depositi di ghiaccio (Cerere sembra avere anche una tenue atmosfera...).

 Adesso, con queste due nuove riprese effettuate da soli 83000 km di distanza, la risoluzione è ulteriormente raddoppiata e si vede come la superficie sia butterata di crateri di diverse dimensioni, alcuni con un picco centrale, e formatisi in diverse epoche, come testimoniano le sovrapposizioni e i bordi irregolari. In particolare, nella prima immagine sottostante, si intravede al centro un bacino di dimensioni veramente ragguardevoli (circa 1/3 del diametro di Cerere, ovvero 320km) dal bordo fortemente eroso; nella seconda immagine, oltre a un paio di crateri decisamente grandi vicino al bordo inferiore, si intravedono altre strutture topografiche che somigliano a catene di crateri e/o catene montuose. Non è ancora chiara la natura delle enigmatiche regioni molto chiare mentre si vede chiaramente come la forma del pianeta nano non sia perfettamente sferica nè ellissoidale ma presenti diverse irregolarità.

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Le nuove immagini riprocessate - Credit: ASA/JPL-Caltech/UCLA/MPS/DLR/IDA - processing : E. Bonora

"Mentre ci avviciniamo lentamente sulla scena, i nostri occhi fissi sul Cerere e la sua danza planetaria, scopriamo che ci ha ingannato, non rivelandoci mai nulla di sè", ha detto Chris Russell, ricercatore principale della missione. "Ci aspettavamo di essere sorpresi; Non ci aspettavamo di essere così perplessi!".

 Nella composizione sottostante sono mostrati i miglioramenti in termini di dimensione apparente (colonna a sinistra) e nel dettaglio reale (colonna centrale) durante le varie campagne osservative degli ultimi 75 giorni.

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Comparazione tra immagini riprese a diverse distanza (nella colonna centrale sono riscalate in modo che Cerere abbia sempre le stesse dimensioni)

Credit: ASA/JPL-Caltech/UCLA/MPS/DLR/IDA - processing : M. Di Lorenzo

 Nella figura in basso è visibile l'andamento della distanza e della velocità di Dawn rispetto a Cerere nello stesso periodo; sono evidenti le brevi soste nella spinta, dovute ai suddetti periodi di osservazione/comunicazione a partire da quello del 1 Dicembre.

 Nelle prime ore del 27 Gennaio, Dawn è penetrato nella sfera di influenza gravitazionale (o sfera di Hill) di Cerere ma la vera cattura gravitazionale si avrà solo il 6 Marzo, quando la velocità relativa scenderà sotto quella di fuga e l'energia totale di Dawn risulterà negativa.

Riferimenti:
- http://www.dawn-mission.org/feature_stories/Dawn_captures_sharper_images.asp#sthash.K8WWfWXZ.dpuf