Nei due scatti è visibile l'emisfero nord di Titano dove sta entrando la stagione estiva ed i modelli atmosferici prevedono un incremento dei sistemi nuvolosi alle alte latitudini.
Nella vista in alto, ripresa da ISS nel vicino infrarosso l'8 giugno 2016, le nubi sono quasi del tutto assenti mentre in basso, nell'immagine di VIMS nell'infrarosso del 7 giugno 2016, se ne notano molte.
Gli scienziati hanno concentrato più di 24 ore di osservazioni per svelare il mistero durante i fly-by T-120 e T-121, del 7 giugno e del 25 luglio 2016.
Le differenze potrebbero dipendere dalla nebbiosa atmosfera della luna combinata con le diverse lunghezze d'onda a cui arrivano i due strumenti: VIMS è sensibile fino a 5 micron, rispetto alle lunghezze d'onda più corte nel vicino infrarosso di ISS (0,94 micron), utilizzate per fotografare la superficie di Titano e la bassa atmosfera. Le nuvole ad alta quota ed i leggeri cirri sono otticamente più spessi della foschia atmosferica a lunghezze d'onda più lunghe ma otticamente più sottili della foschia alle lunghezze d'onda più corte usate da ISS. Per questo VIMS è riuscito a vedere dettagli sfuggiti invece alla fotocamera.