Potete rilassarvi perché non è diretto contro la Terra e tanto meno colpirà Marte ma di certo l'asteroide (52768) 1998 OR2 è una bella roccia spaziale ed il 29 aprile passerà a circa 6 milioni di chilometri dal nostro pianeta, ovvero circa 16 volte la distanza media Terra-Luna.
All'una di oggi, ora italiana, la sonda OSIRIS-REx è giunta alla minima distanza di 75 metri dalla superficie dell'asteroide in una prova generale della manovra di raccolta campioni, prevista a fine agosto.
Oggi la sonda NASA effettuerà una manovra di "Rehearsal", in preparazione della raccolta di campioni dalla superficie di Bennu, prevista per la prossima estate
Mentre la sonda giapponese Hayabusa 2 sta tornando verso la Terra con i preziosi campioni dell'asteroide prelevati circa un anno fa, due documenti distinti raccontano le prime interessanti scoperte su Ryugu.
Il 1 Aprile siamo stati nuovamente sfiorati da un asteroide di una decina di metri, a meno di 11 raggi terrestri di distanza; per un involontario scherzo, è stato rivelato solo diverse ore dopo nonostante le condizioni favorevoli.
L'oggetto noto come 2014 MU69, chiamato poi Ultima Thule e infine Arrokoth,ha vissuto indisturbato nella Fascia di Kuiper, dalla sua formazione. Il suo colore prevalentemente omogeneo suggerisce che deve essere nato da un serbatoio ben miscelato di elementi.
Una pietra dalla curiosa forma squadrata e parzialmente sepolta nei pressi di Nightingale, fotografata da OSIRIS-REx
L'Unione Astronomica Internazionale ha appena ufficializzato i primi 12 nomi di strutture presenti sulla superficie dell'asteroide.
L'asteroide 2020 DR2 continua ad essere l'unico con un livello 1 sulla scala di pericolosità di Torino, ecco un aggiornamento.
Ieri la sonda ha sorvolato il sito "Nightingale" a soli 250 metri di altezza, in vista del prelievo di materiale ad agosto.
La pubblicazione ripercorre le gesta della missione interplanetaria NASA / ESA / ASI Cassini–Huygens, che esplorò Saturno e le sue lune dal 2004 al 2017. Le principali fasi del progetto, del lungo viaggio durato sette anni e della missione ultradecennale sono raccontate con semplicità e passione allo scopo di divulgare e ricordare una delle imprese spaziali robotiche più affascinanti ideate dall’uomo. Le meravigliose foto scattate dalla sonda nel sistema di Saturno, elaborate e processate dall’autrice, sono parte centrale della narrazione. Immagini uniche che hanno reso popolare e familiare un angolo remoto del nostro Sistema Solare. 244 pagine.