Questa ripresa ad alta risoluzione dallo strumento OCAMS di OSIRIS-REx mostra dei massi fratturati dalle escursioni termiche indotte dalla luce solare e dalla rotazione di Bennu.
Un nuovo oggetto NEO di grandi dimensioni è passato in zona 'cislunare' senza preavviso, Venerdi scorso; stavolta però la colpa è stata delle avverse condizioni osservative.
Uno spettacolare mosaico di 347 immagini ripreso dallo strumento Polycam di OSIRIS-REx, durante il sorvolo effettuato il 26 Maggio a 250 metri di altezza sul sito di riserva per la raccolta di campioni da Bennu.
Una nuova ipotesi spiegherebbe le anomalie del primo visitatore interstellare, a questo punto più simile a una cometa esotica che ad un asteroide. (aggiornamento)
Quasi un anno fa, un oggetto di circa 5 metri di diametro si è disintegrato come bolide sul mar dei Caraibi, non lontano da Chicxulub, il luogo dove si schiantò un suo fratello maggiore, 65 milioni di anni fa!
Quello che sembrava un remoto asteroide troiano esibisce una coda di tipo cometario… potrebbe essere un nuovo tipo di oggetto nel sistema solare?
In questa sequenza ripresa dalla "NavCam-2" di OSIRIS-REx, un grosso masso emerge dalla regione notturna di Bennu mentre la sonda si abbassa verso la superficie.
Mentre il grosso asteroide 1998 OR2 sta effettuando il suo maestoso passaggio a oltre 6 milioni di km, un piccolo asteroide inatteso gli ruba la scena e sfreccia molto più vicino a noi, attraversando la fascia di satelliti geostazionari...
A quanto pare, anche 1998OR2, in avvicinamento alla Terra, ha indossato la mascherina e si terrà a una certa distanza da noi!
Questa è l'immagine più ravvicinata del sito Nightingale, ripresa da OSIRIS-REx 5 giorni fa da soli 65 metri di distanza, 10 in meno di quanto pianificato.
La pubblicazione ripercorre le gesta della missione interplanetaria NASA / ESA / ASI Cassini–Huygens, che esplorò Saturno e le sue lune dal 2004 al 2017. Le principali fasi del progetto, del lungo viaggio durato sette anni e della missione ultradecennale sono raccontate con semplicità e passione allo scopo di divulgare e ricordare una delle imprese spaziali robotiche più affascinanti ideate dall’uomo. Le meravigliose foto scattate dalla sonda nel sistema di Saturno, elaborate e processate dall’autrice, sono parte centrale della narrazione. Immagini uniche che hanno reso popolare e familiare un angolo remoto del nostro Sistema Solare. 244 pagine.