"Lo scopo di questo Accordo è quello di creare una base organizzativa e legale per una cooperazione reciprocamente vantaggiosa tra le Parti in aree specifiche relative alla creazione della Stazione Lunare Scientifica Internazionale", spiega il documento tra la Corporazione Statale Russa per le Attività Spaziali (Roscosmos) e l'agenzia spaziale cinese (CNSA).

L'accordo intergovernativo è valido per 20 anni, da rinnovare automaticamente per successivi periodi di 5 anni "a meno che una delle due parti non notifichi all'altra parte per iscritto tramite canali diplomatici la propria intenzione di recedere dal presente accordo almeno un anno prima della scadenza del termine iniziale o della scadenza di qualsiasi successivo periodo di validità".

Il documento definisce la stazione lunare scientifica internazionale come un "complesso di strutture di ricerca create con il possibile coinvolgimento di partner internazionali sulla superficie e (o) nell'orbita della Luna, destinate a lavori di ricerca multiuso, tra cui l'esplorazione e l'uso della Luna, osservazioni lunari, esperimenti di ricerca fondamentali e test tecnologici, con la possibilità di un funzionamento senza equipaggio a lungo termine con la prospettiva di garantire una presenza umana sulla Luna".

La Stazione Lunare Scientifica Internazionale (International Lunar Research Station, ILRS) è un progetto dell'ambizioso programma lunare cinese e mira ad essere operativa tra il 2036 ed il 2045. Cina e Russia avevano già firmato un memorandum d'intesa intergovernativo nel marzo 2021 ma il governo di Pechino è, ad oggi, leader indiscusso, diplomatico e sul campo, soprattutto dopo che la Russia ha perso la sua missione lunare Luna-25.


Scopi scientifici

In base all'accordo la cooperazione dovrà essere realizzata con un centro dati congiunto russo-cinese e si concentrerà sui seguenti campi scientifici:

  1. topografia lunare, geomorfologia e struttura geologica;
  2. le proprietà fisiche fondamentali della Luna e la sua struttura interna;
  3. composizione e proprietà chimiche della materia lunare (materiali e geocronologia);
  4. spazio cis-lunare;
  5. osservazioni astronomiche dalla superficie della Luna;
  6. osservazione della Terra dalla superficie della Luna;
  7. esperimenti biologici e medici sulla superficie della Luna;
  8. utilizzo delle risorse lunari (sotto la superficie) e (o) in orbita lunare.

 

Tre fasi

L'agenda prevede tre fasi:

  • FASE 1
    missioni pianificate sia russe che cinesi e "verifica della tecnologia per garantire un atterraggio morbido sicuro e ad alta precisione sulla superficie lunare".
  • FASE 2
    che a sua volta include due parti
    — istituzione di un centro di controllo per garantire la consegna di carichi e un atterraggio morbido sicuro e ad alta precisione sulla superficie lunare
    — lavoro per completare la creazione di un sistema logistico multinazionale, la progettazione e la creazione di moduli orbitali (attrezzature) e moduli (attrezzature) situati sulla superficie della Luna per l'alimentazione elettrica, le comunicazioni, la fornitura di servizi di trasporto. Inoltre, ricerca, studio e possibile utilizzo delle risorse presenti sulla superficie (sotto la superficie) e/o sull'orbita della Luna e altre tecnologie potenzialmente comuni.
  • FASE 3
    lo studio e lo sviluppo della Luna, la verifica delle tecnologie e l'assistenza ai partner internazionali nell'atterraggio di un essere umano sulla Luna utilizzando il sistema satellitare multicast.

ILRS 2

Crediti: DSEL

 

Apertura internazionale

"Siamo aperti e accogliamo con favore la cooperazione internazionale da tutti i paesi, compresi i paesi del Sud del mondo, i paesi emergenti BRICS, così come i paesi occidentali", ha detto Wu Weiren, capo progettista del programma di esplorazione lunare cinese, alla China Global Television Network (CGTN), prima della celebrazione del cosiddetto Moon Day, in ricordo dello storico allunaggio dell'Apollo 11 sulla superficie selenica nel secolo scorso. Neanche a farlo a posta, la dichiarazione è arrivata pochi giorni dopo che la NASA ha annullato la missione VIPER.

"Finora abbiamo firmato accordi con oltre 10 paesi [Venezuela, Bielorussia, Pakistan, Azerbaigian, Sudafrica, Egitto, Nicaragua, Thailandia, Serbia e Kazakistan] e quasi 30 istituti di ricerca internazionali. Speriamo di lavorare con 50 paesi invitando 500 istituti di ricerca scientifica stranieri e 5.000 ricercatori scientifici stranieri a costruire congiuntamente la nostra stazione di ricerca scientifica lunare internazionale", ha affermato Wu. Più recentemente, sembra che anche la Turchia abbia presentato domanda di adesione. Inoltre, alcuni stati cercano di tenersi aperte più possibilità. Per esempio, il Bahrein, firmatario degli Accordi Artemis della NASA, ha anche firmato un accordo con la Cina per l'esplorazione lunare e dello spazio profondo a fine maggio e collaborerà con l'Egitto per sviluppare congiuntamente un imager iperspettrale per il carico utile della missione Chang'e-7. Oppure, il Perù, un altro firmatario degli Accordi Artemis, è coinvolto nell'ILRS tramite la sua partecipazione all'Asia-Pacific Space Cooperation Organization (APSCO). L'estensione ai paesi occidentali, invece, è molto più complessa: l'Europa e gli Stati Uniti non si uniranno in alcun modo al progetto per via della partecipazione russa e della guerra in Ucraina.

Sembra, però, che ci sia un certo ritardo nei piani.
I funzionari cinesi avevano dichiarato nel 2023 che miravano a istituire l'International Lunar Research Station Cooperation Organization (ILRSCO) entro l'anno. L'organizzazione dovrebbe coordinare e gestire la costruzione della base lunare ma la sua fondazione deve ancora essere annunciata.

Nel frattempo, la Cina sta preparando un paio di missioni apripista,  Chang'e-7 e Chang'e-8, entro la fine del decennio. Queste mapperanno ed esploreranno le risorse al polo sud lunare e testeranno le tecnologie di utilizzo delle risorse in situ.