Anche Cina e Russia stanno cercando altri partner per rafforzare il loro accordo, International Lunar Research Station (ILRS),.così come la NASA sta stringendo collaborazioni con al altri paesi per Artemis.

 

International Lunar Research Station (ILRS)

Il piano dettagliato è rilasciato dalla China National Space Agency (CNSA) il 16 giugno. La guida spiega lo scopo dell'accordo e stabilisce la tabella di marcia per lo sviluppo dell'ILRS.

Secondo il documento, l'ILRS rappresenta la fusione dei piani russi e cinesi per l'esplorazione lunare, qualcosa che bolle in pentola da molti anni.
Nel 2019, i due paesi avevano già deciso di instituire un centro dati comune per le missioni sulla Luna e quelle nello spazio profondo. Il nuovo documento dichiara:

"Considerando la fruttuosa esperienza della Repubblica Popolare Cinese e della Federazione Russa nei settori della tecnologia spaziale, della scienza spaziale e delle applicazioni spaziali, la China National Space Administration (CNSA) e la State Space Corporation Roscosmos (ROSCOSMOS) hanno avviato congiuntamente il Lunar Research Station (ILRS) in base al loro [rispettivo] piano di esplorazione lunare esistente".

Anche il programma ILRS, come Artemis, è aperto a partnership allargate:
L'indagine, l'esplorazione e l'uso più efficiente e produttivo della Luna possono essere raggiunti solo in un'ampia partnership internazionale con la partecipazione di altri paesi, organizzazioni internazionali e partner internazionali. CNSA e Roscosmos invitano congiuntamente tutti i partner internazionali interessanti a cooperare e contribuire maggiormente all'esplorazione pacifica e all'uso della Luna nell'interesse di tutta l'umanità, aderendo ai principi di uguaglianza, apertura e integrità".

Tutti i partner sono incoraggiati ad aderire al progetto ILRS in base alla propria situazione. Qualsiasi partner disposto a contribuire all'ILRS, attraverso una negoziazione coordinata congiuntamente con Cina e Russia, può partecipare raggiungendo lo status di co-leader in qualsiasi parte del progetto. L'obiettivo, il piano, l'interfaccia, gli standard, l'interoperabilità e l'applicazione scientifica dei progetti o delle missioni partecipanti devono essere allineati con l'architettura e le funzioni dell'ILRS”.

In questo modo, Cina e Russia rispondono ufficialmente all'Accordo Artemis promosso dalla NASA (per un approfondimento si veda il mio articolo su #oggiscienza). Quest'ultimo prende il nome dall'omonimo programma spaziale dell'Agenzia Americana ed instituisce una serie di principi ai quali dovrebbero aderire i paesi firmatari. Cooperazione, rilascio di dati scientifici, uso delle risorse spaziali, conservazione del patrimonio spaziale… Molte delle linee guida derivano direttamente dall'Outer Space Treaty e dai trattati correlati: "l'esplorazione e l'uso dello spazio esterno devono essere effettuati a beneficio e nell'interesse di tutti i paesi e devono riguardare tutta l'umanità". Ma, viste le divergenze su questo pianeta degli attori partecipanti alla nuova corsa sulla Luna, viene da chiedersi: sarà davvero così?

 

Tutti per uno, uno per nessuno

Ad oggi, dodici paesi hanno firmato Artemis, tra cui Stati Uniti, Regno Unito, Canada, Australia, Nuova Zelanda, Italia, Giappone, Lussemburgo, Corea del Sud, Ucraina, Emirati Arabi Uniti e Brasile. Tuttavia, quando la NASA presentò il documento a maggio 2020, il direttore generale del Roscosmos Dmitry Rogozin aveva dichiarato che era troppo "incentrato sugli Stati Uniti" e si discostava dal quadro collaborativo che ha invece ispirato la realizzazione e il mantenimento della Stazione Spaziale Internazionale (ISS).

L'ottobre successivo, durante il Congresso Astronautico Internazionale (IAC), Rogozin aveva ribadito:
La cosa più importante qui sarebbe basare questo programma sui principi della cooperazione internazionale che tutti noi abbiamo usato. Se potessimo tornare a considerare di fare di questi principi il fondamento del programma, allora anche Roscosmos potrebbe prendere in considerazione la sua partecipazione”.

Il 3 marzo 2021, la Russia e la Cina hanno pubblicamente dichiarato il loro intento di creare una International Lunar Research Station (ILRS), descritta come "una base completa per esperimenti scientifici con la capacità di operazioni autonome a lungo termine, costruita sulla superficie lunare e/o nell'orbita lunare”. Con la recente pubblicazione della guida, Russia e Cina hanno reso pubblici per la prima volta anche i dettagli del loro piano.

 

Il progetto

Simile al programma Artemis, l'ILRS richiede la creazione di più strutture per consentire missioni a lungo termine sulla superficie lunare.

Per Artemis, uno dei componenti vitali è il Lunar Gateway, un habitat orbitante che farà da molo per la navicella spaziale Orion ed altre dirette sulla Luna o altrove nel Sistema Solare. Poi c'è lo Human Landing System (HLS), un lander lunare riutilizzabile che trasporterà gli astronauti da e verso la superficie. Infine, c'è l'Artemis Base Camp che supporterà l'esplorazione a lungo termine del nostro satellite (qui tutti i dettagli).

L'idea della Cina e della Russia è molto simile:
"La ILRS è una complessa struttura di ricerca sperimentale da costruire con il possibile coinvolgimento di partner sulla superficie e/o nell'orbita della Luna. È progettata per attività di ricerca scientifica multidisciplinare e multiuso, tra cui l'esplorazione e l'uso della Luna, l'osservazione astronomica, gli esperimenti di ricerca fondamentali e la verifica della tecnologia, con la capacità di operazioni senza equipaggio a lungo termine con la prospettiva di una successiva presenza umana", si legge nel documento.

Secondo il progetto, cinque strutture costituiranno l'ILRS, a partire dalla Cislunar Transportation Facility (CLF), una stazione orbitale che sarà l'antagonista del Gateway. La seconda è la Support Facility sulla superficie lunare (simile al campo base Artemis) che includerà un centro di comando, una rete globale Telemetry, Tracking, and Command (TT&C), un sistema di approvvigionamento energetico, un sistema di gestione termica e vari moduli di supporto. Il terzo elemento è il Lunar Transportation and Operation Facility (LTOF), dove i veicoli lunari verranno stivati e mantenuti quando non in uso. Il quarto è il Lunar Scientific Facility, che supporterà le operazioni di scienze lunari sulla superficie, in orbita o nello spazio profondo. La quinta struttura è il Ground Support and Application Facility (GSAF), che avrà lo scopo di offrire supporto operativo alle comunicazioni e alle missioni. Servirà anche come centro dati per le missioni lunari e nello spazio profondo, che Cina e Russia hanno concordato di condividere.

 

La timeline

Gli obiettivi ed il progetto dovranno essere raggiunti tra oggi ed il 2035.

La fase 1 è già in corso.
Questo primo step include l'esplorazione del bacino Polo Sud-Aitken per potenziali siti per l'ILRS, nonché il perfezionamento del design della base stessa. Un altro obiettivo importante è la verifica delle tecnologie per atterraggi morbidi e precisi nella regione polare meridionale della Luna.
Da parte cinese, contribuiranno le missioni Chang'e 4, Chang'e 6 e Chang'e 7. La missione Chang'e 4, arrivata sulla Luna nel 2018, è ancora operativa. È composta dal Lander Chang'e, dal rover Yutu 2 (Jade Rabbit 2) e dal satellite relay Queqiao. Le altre missioni verranno lanciate nel 2023/2024 e restituiranno campioni della regione polare meridionale del nostro satellite ed esploreranno le posizioni migliori per allestire la base.
Da parte russa, le missioni per l'ILRS includono Luna-25, Luna-26 e Luna-27, composte da due lander e un orbiter (Luna 26). Queste missioni partiranno da ottobre 2021 (Luna-25), seguite dalla seconda e dalla terza nel 2024 e nell'agosto 2025 rispettivamente. Se tutto andrà bene, Cina e Russia potranno iniziare la successiva fase operativa entro la metà di questo decennio.

La fase 2 andrà dal 2025 al 2030 e riguarderà la verifica delle tecnologie relative al centro di comando dell'ILRS.
Al tempo stesso, le missioni Chang'e 6 Chang'e 7 riporteranno altri campioni di suolo lunare sulla Terra, dai quali gli scienziati e gli ingegneri potranno stabilire dove si trova l'ambiente più sicuro e ricco di risorse per la base.
Le missioni degne di nota in questa fase sono: la cinese Chang'e 8 che verrà lanciata entro il 2027 e testerà varie tecnologie fondamentali per la costruzione dell'ILRS, come la stampa 3D dalla regolite; la russa Luna-28 che sarà lanciata nello stesso anno, una missione di tipo sample return (come Chang'e 6 e 7) per ottenere altri campioni del polo sud della Luna.

La fase 3, dal 2030 al 2035, riguarderà il completamento di tutte le strutture in orbita e di superficie che forniscono energia, comunicazione, ricerca, esplorazione e servizi di trasporto.
Una volta completato l'ILRS, Cina e Russia sperano di mantenerla ed espanderla secondo le necessità. Questa fase coinvolgerà cinque missioni sviluppate congiuntamente per stabilire l'architettura di base:
IRLS-1 - istituzione del centro di comando, energia di base e strutture per le telecomunicazioni
IRLS-2 - istituzione di strutture per l'esplorazione e la ricerca lunare (raccolta di campioni, fisica lunare, geologia, tubi di lava)
IRLS-3 - istituzione di strutture per verifica della tecnologia ISRU
IRLS-4 - verifica di tecnologie generali come esperimenti biomedici, raccolta di campioni e restituzione
IRLS-5 - istituzione di strutture per l'astronomia lunare e per l'osservazione della Terra