La sonda Juno sta effettuando incontri sempre più ravvicinati con il satellite galileiano, rivelandone anche l'intensa attività vulcanica
Un nuovo studio condotto da scienziati planetari dell'Accademia Cinese delle Scienze (CAS) ha analizzato campioni ottenuti dal rover Chang'e-5 datati 2 miliardi di anni fa.
Gli scienziati planetari della Rice University, del Johnson Space Center della NASA e del California Institute of Technology hanno avanzato una risposta per spiegare la presenza di un minerale inatteso su Marte.
Analizzando i dati delle missioni robotiche, un team di ricercatori guidato da Steve Ruff della School of Earth and Space Exploration dell'Arizona State University, ha scoperto che il cratere Gusev e il cratere Jezero potrebbero contenere un tipo di roccia che sulla Terra si forma con cataclismiche eruzioni esplosive da immense caldere vulcaniche.
Un team internazionale di ricercatori ha trovato evidenze di una possibile attività vulcanica su Venere nella regione Idunn Mons.
I dati delle vecchie missioni possono ancora restituire informazioni utili grazie a nuove tecniche di analisi. Gli scienziati che hanno rielaborato quelli della sonda Magellan della NASA trovando ulteriori prove di attività vulcanica recente su Venere.
Gli scienziati della Cornell University affermano che lai fosfina rilevata nell'atmosfera di Venere c'è ed è una nuova prova di vulcani esplosivi sul misterioso pianeta.
Secondo una recente ricerca, le eruzioni su Marte potrebbero aver avuto luogo anche negli ultimi 50.0000 anni
L'enigmatico satellite di Nettuno potrebbe essere l'obiettivo di una ambiziosa missione della NASA, la Trident; ma bisognerà aspettare il 2038 per vedere i risultati del fly-by...
Questa depressione larga 500 m nella regione Tharis è stata scavata da un flusso di lava quando Marte era geologicamente attivo. Sulle fiancate, si intravedono scie più scure che potrebbero essere delle "Recurring Linear Slopes" (RLS) dovute al recente affioramento di acqua liquida salata.