Per evitare un vero e proprio campo di rocce taglienti, il rover della NASA ha scelto un altro percorso per muoversi sulle pendici del Monte Sharp, l'alto tumulo che si erge al centro del cratere Gale.
Questo mosaico di immagini mostra la zona di Gediz Valley, ai piedi del Monte Sharp, sempre più vicina per Curiosity...
Questo è solo un dettaglio del grande mosaico ripreso dal rover della NASA Curiosity con la MastCam left durante il sol 3010.
Un'incredibile vista del Monte Sharp ripresa da Curiosity durante i sol 2633 e 2641, quasi dalla sommità di Western Butte.
Una panoramica delle pendici del rilievo al centro del cratere Gale, ripresa da Curiosity alla vigilia di Natale.
Curiosity è ormai da diversi mesi sulla formazione Murray, nei pressi di Vera Rubin Ridge. Di cose ne sono successe ultimamente ma il rover non ha percorso molta strada dal nostro ultimo report e, soprattutto, deve ancora avventurarsi sull'ultimo tratto di arrampicata programmato sulle pendici del Monte Sharp. La novità più importante è che è finalmente tornato pienamente operativo con tutte le attività scientifiche.
È passato molto tempo dal mio ultimo aggiornamento eppure, anche se di cose ne sono successe, il rover della NASA Curiosity sta ancora esplorando un affioramento chiamato Vera Rubin Ridge.
Il rover della NASA Curiosity sta raggiungendo un interessante affioramento di ematite sulle pendici del Monte Sharp, lungo il lato orientale delle dune Bagnold.
Il Monte Sharp, il tumulo di materiale che si innalza dal centro del cratere Gale per 5,5 chilometri, ha rappresentato fino ad oggi un bel mistero per i ricercatori.
Studi precedenti avevano messo in dubbio che la curiosa montagna si fosse formata con depositi lacustri e fluviali optando esclusivamente a favore dell'origine eolica. Ora, questa ipotesi non è del tutto smentita e trova spazio in uno scenario più complesso raccontato dalle osservazioni del rover della NASA Curiosity.