Curiosity è pronto per entrare nel vivo delle attività e prelevare campioni di suolo marziano: l'abilità del rover di raccogliere terreno da analizzare è fondamentale per determinare se il cratere Gale ha mai offerto condizioni ambientali favorevoli alla vita microbica.
L'analisi minerale potrà fornire elementi sulla storia geologica del luogo mentre l'analisi chimica verificherà la presenza degli ingredienti necessari alla vita.
Per la prima volta su Foursquare un check-in da un altro pianeta!
Ieri Curiosity ha effettuato l'accesso sull'applicazione da Marte.
Ora tutti gli utenti che usano il social network possono stare al passo con il rover e seguirne i movimenti sul Pianeta Rosso.
Durante il sol 54 (30 settembre 2012) Curiosity ha iniziato ad indagare la roccia chiamata "Bathurst Inlet", catturando spettacolari immagini ravvicinate con il MAHLI.
"Bathurst Inlet" è di colore grigio scuro e sembra essere costituita da grani e cristalli molto piccoli.
Contro ogni previsione Curiosity si sta godendo delle belle e calde giornate su Marte e la primavera ancora non è arrivata sul luogo dell'atterraggio.
La stazione meteorologica Remote Environment Monitoring (REMS) a bordo del rover ha misurato temperature come 6° Celsius durante il pomeriggio e in generale, sono salite sopra allo 0 per più della metà dei giorni in cui REMS ha rilevato dati.
Lungo il cammino verso la sua prima meta, Glenelg, il rover della NASA Curiosity ha trovato le prove di un corso d'acqua che una volta scorreva su Marte.
E' un fatto ormai condiviso che sul Pianeta Rosso l'acqua liquida un tempo era sicuramente presente e molto più abbondate di ora ma l'immagine del sol 39 di Curiosity, ripresa dalla Mastcam, offre una prova unica nel suo genere: una roccia contenete antiche ghiaie sedimentate di un alveo di un torrente.
Mentre Curiosity ha appena iniziato la sua esplorazione di Marte, si programmano le future missioni: tra le più probabili quella mirata a riportare a Terra dei campioni di suolo marziano.
Il 25 settembre è stato pubblicato un rapporto redatto dal Mars Program Planning Group (MPPG) con una serie di opzioni che la NASA potrebbe utilizzare per riportare campioni di Marte sulla Terra.
Come preannunciato nei giorni scorsi, Curiosity ha iniziato le attività di analisi del suo primo target: la roccia detta "Jake Matijevic".
Per la prima volta in assoluto, il rover, oltre a scattare immagini, utilizzerà tutti gli strumenti del suo braccio robotico: un vero e proprio test sul campo prima di raggiungere la meta designata, Glenelg.
L'immagine ripresa dal Mars Hand Lens Imager (MAHLI) di Curiosity durante il sol 44, ritrae la placca posizionata sul ponte del rover dove sono impresse le firme di diversi funzionari del governo americano, tra cui quella del presidente Barack Obama e del vicepresidente Biden.
La targa rettangolare è realizzata in alluminio anodizzato e misura 100 millimetri di altezza per 82 millimetri di larghezza.
Durante il suo cammino, Curiosity ha identificato la roccia giusta per effettuare i primi veri test con il suo braccio robotico.
Ora il rover si trova a circa 2,5 metri dal singolare target, a metà strada tra il punto di atterraggio Bradbury Landing e Glenelg.
Nei prossimi giorni il team prevede di "toccare con mano" il primo vero target: verranno utilizzati sia lo spettrometro Alpha Particle X-Ray che il laser e la ChemCam per identificare gli elementi che la compongono. Questo consentirà di eseguire dei test completi e sul campo di ogni strumento.
La Mastcam di Curiosity durante il sol 37 (13 settembre 2012) riprende una sequenza mozzafiato: un'eclissi parziale di Sole sul Pianeta Rosso. E' Phobos a lambire il disco solare.
L'eclissi di Sole marziana è un po' diversa rispetto a quelle terrestri, dove la nostra Luna è grande abbastanza e sufficientemente distante per coprire completamente il Sole quando Terra, Luna e Sole sono perfettamente allineati.