Nei post sui social media del 27 ottobre 2023, la società ha mostrato le immagini del modello Blue Moon Mark 1, situato in uno stabilimento di produzione di motori a Huntsville, in Alabama. Il lander è progettato per trasportare tre tonnellate di carico sulla superficie lunare.
Il primo volo del Blue Moon Mark 1 sarà quello che la compagnia chiama “Pathfinder Mission”, designato MK1-SN001. "MK1-SN001 dovrà testare i sistemi critici, tra cui il motore BE-7, sistemi di propulsione e potenza fluida criogenica, avionica, comunicazioni continue in downlink e atterraggio di precisione," ha affermato la società sul suo sito web.
Blue Origin ha affermato che i futuri lander Mark 1, a partire dal MK-SN002, saranno disponibili per trasportare carichi utili dei clienti. Blue Origin è una delle 14 aziende che fanno parte del programma Commercial Lunar Payload Services della NASA per gli atterraggi lunari senza equipaggio. La società, tuttavia, non ha dichiarato quando potrà essere lanciata la missione Pathfinder o i futuri lander Blue Moon Mark 1. Le missioni Blue Moon saranno portate in orbita dal razzo parzialmente riutilizzabile New Glenn, il cui debutto è previsto entro il 2024, grazie anche all'ogiva protettiva del carico utile di ben sette metri di diametro.
"Ci sono due lander esploratori lunari Mark 1 che voleranno sui primi voli di New Glenn," ha dichiarato Ben Cichy, direttore senior dell'ingegneria per la permanenza lunare presso Blue Origin, in una tavola rotonda alla conferenza ASCEND dell'AIAA (American Institute of Aeronautics and Astronautics) tenutasi il 23 ottobre, ma non è stato specifico sulle possibili date di lancio.
John Couluris, vicepresidente senior del trasporto lunare presso Blue Origin, ha dichiarato in un panel al simposio di esplorazione spaziale von Braun dell'American Astronautical Society il 25 ottobre che il lander Mark 1 fa parte di un continuum che include il lander Mark 2 destinato agli atterraggi con equipaggio. La NASA ha selezionato quel lander come parte del suo programma Human Landing System (HLS) a maggio, aggiungendolo alla Starship di SpaceX.
Nell'immagine artistica il Blue Moon lander Mk1 sulla superficie lunare. Credito: Blue Origin.
I requisiti della NASA per HLS includono l’atterraggio entro 100 metri da una posizione designata. Blue Origin sta sviluppando un sistema di navigazione relativa al terreno utilizzando il lidar, testato sui voli suborbitali del New Shepard e successivamente sugli atterraggi del Mark 1, per ottenere l'atterraggio "con una precisione di pochi metri," ha aggiunto Couluris.
L'annuncio di Blue Origin è coinciso con un post sui social media dell'amministratore della NASA Bill Nelson, che lo mostrava mentre vedeva il modello di Blue Moon assieme ad un gruppo di persone che includevano il fondatore di Blue Origin, il miliardario Jeff Bezos. Nelson ha affermato che Blue Moon “contribuirà a garantire una cadenza costante di astronauti sulla Luna per vivere e lavorare prima di avventurarci su Marte”.
Né la NASA né Blue Origin hanno rivelato quando Nelson e Bezos hanno visitato la struttura, ma Nelson si trovava a Huntsville il 25 ottobre per parlare al simposio von Braun e la data potrebbe essere quella.
Infine piccola nota personale, faccio notare la differenza fra il modello presentato nel 2019 e quello presentato in quest'occasione. Gli anni trascorsi hanno portato a modifiche sostanziali al lander Blue Moon e speriamo che questa sia la versione definitiva.