Quasi un anno fa, un oggetto di circa 5 metri di diametro si è disintegrato come bolide sul mar dei Caraibi, non lontano da Chicxulub, il luogo dove si schiantò un suo fratello maggiore, 65 milioni di anni fa!
In questa sequenza ripresa dalla "NavCam-2" di OSIRIS-REx, un grosso masso emerge dalla regione notturna di Bennu mentre la sonda si abbassa verso la superficie.
Mentre il grosso asteroide 1998 OR2 sta effettuando il suo maestoso passaggio a oltre 6 milioni di km, un piccolo asteroide inatteso gli ruba la scena e sfreccia molto più vicino a noi, attraversando la fascia di satelliti geostazionari...
A quanto pare, anche 1998OR2, in avvicinamento alla Terra, ha indossato la mascherina e si terrà a una certa distanza da noi!
Questa è l'immagine più ravvicinata del sito Nightingale, ripresa da OSIRIS-REx 5 giorni fa da soli 65 metri di distanza, 10 in meno di quanto pianificato.
Potete rilassarvi perché non è diretto contro la Terra e tanto meno colpirà Marte ma di certo l'asteroide (52768) 1998 OR2 è una bella roccia spaziale ed il 29 aprile passerà a circa 6 milioni di chilometri dal nostro pianeta, ovvero circa 16 volte la distanza media Terra-Luna.
All'una di oggi, ora italiana, la sonda OSIRIS-REx è giunta alla minima distanza di 75 metri dalla superficie dell'asteroide in una prova generale della manovra di raccolta campioni, prevista a fine agosto.
Oggi la sonda NASA effettuerà una manovra di "Rehearsal", in preparazione della raccolta di campioni dalla superficie di Bennu, prevista per la prossima estate
Il nostro pianeta è stato appena sfiorato da ben 4 asteroidi in meno di 5 giorni, peraltro di dimensioni non trascurabili e con un certo grado di pericolosità...
Il 1 Aprile siamo stati nuovamente sfiorati da un asteroide di una decina di metri, a meno di 11 raggi terrestri di distanza; per un involontario scherzo, è stato rivelato solo diverse ore dopo nonostante le condizioni favorevoli.
La pubblicazione ripercorre le gesta della missione interplanetaria NASA / ESA / ASI Cassini–Huygens, che esplorò Saturno e le sue lune dal 2004 al 2017. Le principali fasi del progetto, del lungo viaggio durato sette anni e della missione ultradecennale sono raccontate con semplicità e passione allo scopo di divulgare e ricordare una delle imprese spaziali robotiche più affascinanti ideate dall’uomo. Le meravigliose foto scattate dalla sonda nel sistema di Saturno, elaborate e processate dall’autrice, sono parte centrale della narrazione. Immagini uniche che hanno reso popolare e familiare un angolo remoto del nostro Sistema Solare. 244 pagine.