Mentre 67P/Churyumov–Gerasimenko si avvicinava al perielio, lo spettrometro VIRTIS (Visible Infrared Thermal Imaging Spectrometer), a bordo della sonda dell'ESA Rosetta, rilevava inaspettatamente ghiaccio secco, mai visto prima su una cometa.
Questa bella cometa dal complicato nome 45P/Honda-Mrkos-Pajdušáková tornerà a farci visita all'inizio del prossimo anno e dovrebbe raggiungere una magnitudine apparente 7 tra gennaio e febbraio, diventando visibile con piccoli strumenti nel nostro emisfero.
Secondo gli astrofisici dell'Università di Berna, in Svizzera, la cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko della missione Rosetta, pur contenendo ingredienti primordiali, non avrebbe ottenuto la sua forma attuale durante la nascita del Sistema Solare, 4,5 miliardi di anni fa, ma avrebbe poco più di un miliardo di anni.
Questa immagine della cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko fa parte di un'animazione ripresa dal telescopio della NASA Kepler.
L'Agenzia Spaziale Europea ha deciso di chiamare il luogo di impatto di Rosetta con il nome "Sais", la località in cui venne originariamente rinvenuta la stele di Rosetta.
La sonda dell'ESA Rosetta ha terminato la sua missione. La conferma è arrivata puntuale, alle 13:19 ora italiana, al centro operativo dell'ESA. Addio Rosetta!
Questa è la prima di una sequenza di immagini che documentano la discesa finale di Rosetta verso la cometa 67P/Churimov-Gerasimenko.
La fine è vicina per la sonda dell'ESA Rosetta, che domani verrà guidata verso un impatto controllato sulla cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko.
Non è un granché ma questa potrebbe essere l'unica immagine ricordo della cometa C/2016 R3 (Borisov), scoperta da Gennady Borisov l'11 settembre grazie alla rete di telescopi Slooh.
Questo è il luogo in cui la sonda europea Rosetta andrà a posarsi tra soli 5 giorni, terminando la sua gloriosa missione iniziata 12 anni fa, il 3 Marzo 2004.