I brillamenti solari possono essere eventi catastrofici per qualsiasi essere vivente si trovi nelle vicinanze. Eppure un nuovo studio indica che la giusta quantità di energia potrebbe aver dato il via alla vita sulla Terra.
Due spettacolari eventi ripresi da due diverse sonde nell'ultravioletto, a 1,5 mesi di distanza uno dall'altro
Ieri pomeriggio un violento brillamento ha scosso l'atmosfera del Sole, scagliando una eruzione di plasma in direzione della Terra
La piccola ma potente Proxima Centauri ha emesso uno tra i flare stellari più potenti mai registrati in tutta la Via Lattea.
Una spettacolare eruzione di 10 giorni fa sul lembo orientale del Sole, osservata nell'ultravioletto dal satellite SDO.
Ieri, intorno alle 14, una impressionante eruzione è apparsa sul bordo orientale del sole, preannunciando l'imminente apparizione di una nuova regione attiva...
Lunedì scorso un brillamento di media intensità (classe M6.6) è stato osservato sulla superficie della nostra stella. L' eiezione coronale che ne è conseguita ha provocato una spettacolare aurora, fotografata anche dalla stazione spaziale (vedi immagine di ieri). Un altro effetto secondario è stato quello di aumentare temporeaneamente a densità degli strati esterni dell'atmosfera terrestre, accelerando per circa 36 ore il tasso di decadimento orbitale dei satelliti e, in particolare, della ISS.
La superficie del Sole è straordinariamente calda e la sua temperatura si aggira tra i 5.500°C ed i 6.000°C ma la sua atmosfera è 300 volte più calda e questo è ancora un mistero per gli scienziati che studiano la nostra stella. Normalmente, infatti, quando ci si allontana da una sorgente di calore, l'ambiente diventa più fresco, mentre, in questo caso, succede esattamente l'opposto.
Un brillamento di classe X si è verificato la scorsa notte e, durante il weekend, si potrebbe avere una tempesta geomagnetica associata.
Vi ricordate di AR2192? Era un'enorme macchia solare emersa dal bordo orientale del Sole il 16 ottobre scorso. Con il ruotare del Sole, si era posizionata proprio di fronte alla Terra, per scomparire sul lato opposto il 30 ottobre.
Era talmente grande (66 volte la dimensione della Terra) da poter essere osservata ad occhio nudo, la più estesa degli ultimi 24 anni.