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"Courtesy NASA/JPL -Caltech" processing 2di7 & titanio44
Il 28 febbraio Curiosity ha manifestato un problema alla memoria del computer principale che ha costretto il team di missione a spostarsi su quello secondario. E così ora, nel corso dei prossimi giorni, la squadra terrà il rover in safe mode in attesa di risolvere l'anomalia.
Curiosity dal suo canale di Twitter @MarsCuriosity ha annunciato:
"Don’t flip out: I just flipped over to my B-side computer while the team looks into an A-side memory issue"
[Non preoccupatevi: sono appena passato sul mio computer side-B mentre il team cerca il problema di memoria nel computer A-side]
Il JPL ha specificato che la condizione che si è creata è legata ad un difetto della memoria flash legato al computer principale, ora inattivo.
Il passaggio intenzionale al computer secondario si è verificato verso le 10:30 UTC del 28 febbraio, quando il team ha passato Curiosity in safe mode per precauzione.
"Abbiamo cambiato computer per arrivare a uno stato standard da cui iniziare il ripristino delle operazioni di routine", ha detto Richard Cook, del Jet Propulsion Laboratory, project manager della missione Mars Science Laboratory.
Come molti veicoli spaziali, Curiosity ha installata una coppia di computer principali ridondanti, in modo da avere un backup disponibile se uno di questi dovesse fallire. Ognuno dei computer, side-A e side-B, a loro volta, hanno altri sottosistemi duplicati di sicurezza.
Curiosity ora sta operando con il suo computer secondario side-B, come aveva fatto durante una parte del volo dalla Terra a Marte, passando al A-side solo poco prima dello sbarco ad agosto 2012.
"Mentre stiamo riprendendo le operazioni sul B-side, stiamo anche lavorando per determinare il modo migliore per ripristinare il side-A con un backup valido", ha detto l'ingegnere Bareh Magdy del JPL.
Il rover è rimasto in comunicazione con la Terra per tutte le finestre schedulate da mercoledì scorso ma ha inviato solo informazioni sullo stato di alimentazione, nessun altro dato è stato trasmesso.
Dalle analisi risulta che il computer non è passato nella usuale modalità "sleep" come previsto giornalmente.
Il lavoro di diagnostica in una simulazione di test al JPL indica che la situazione coinvolge una posizione di memoria corrotta sul computer side-A usata per allocare dei file di memoria.
La ripresa delle indagini scientifiche è prevista entro alcuni giorni.
Questa settimana, gli strumenti del laboratorio all'interno del rover hanno analizzato le porzioni del primo campione di polvere di una roccia marziana.