L'esploratore a sei ruote si sta dirigendo a sud per studiare il fondale del cratere Jezero alla ricerca di segni di vita microbica antica.
Finora il rover è stato sottoposto a test di sistema ed ha supportato i voli sperimentali dell'elicottero marziano Ingenuity.

perseverance percorso prima fase scientifica

Questa vista del cratere Jezero ricavata dalle immagini ad alta risoluzione riprese con la fotocamera HiRISE a bordo della sonda della NASA MRO, morstra il percorso che seguirà Perseverance durante la sua prima campagna scientifica. Prima il rover andrà verso sud e ad ovest del sito di atterraggio del sito di atterraggio Octavia E. Butler per indagare e campionare alcune delle unità geologiche più profonde e potenzialmente più antiche e accessibili del cratere Jezero: l'unità "Séítah" (che in lingua navajo significa "tra la sabbia"), e il "Cratered Floor Fractured Rough". Poi andrà verso nord, passando di nuovo per Octavia E. Butler. quindi si dirigerà a ovest verso il luogo in cui inizierà la sua seconda campagna scientifica.
Crediti: NASA/JPL-Caltech/University of Arizona

Quando la prima campagna scientifica è stata lanciata il 1° giugno, Perseverance aveva già scattato più di 75.000 immagini, i suoi microfoni avevano registrato i suoni del Pianeta Rosso e il generatore di ossigeno MOXIE aveva già portato a termine una prima dimostrazione. Seguite il nostro Mission Log per restare aggiornati sui numeri ed i traguardi segnati dal rover.

 

Il programma

Durante le prime settimane di questa prima campagna scientifica, il team condurrà Perseverance verso un punto panoramico da cui il rover potrà osservare alcune delle più antiche caratteristiche geologiche del cratere Jezero e metterà online i sistemi di autonavigazione e campionamento del rover.
Nei prossimi mesi, Perseverance esplorerà un'area di 4 chilometri quadrati del fondo del cratere. È da questa posizione che verranno raccolti i primi campioni di un altro pianeta per il ritorno sulla Terra con una futura missione”, ha detto Jennifer Trosper, project manager di Perseverance presso il Jet Propulsion Laboratory della NASA

Il tragitto inizia con il rover che esegue una corsa ad arco verso sud dal sito di atterraggio a Séítah-North (Séítah-N, che in lingua navajo significa "tra la sabbia"). A quel punto si sposterà di poco verso ovest fino a un punto panoramico da cui potrà vedere gran parte dell'unità Séítah. Questo luogo potrebbe anche diventare un'area di interesse scientifico e Perseverance potrebbe eseguire un "toe tup", cioè un assaggio dell'unità per raccogliere misurazioni di telerilevamento di bersagli geologici. Quindi, il rover si dirigerà a est, poi a sud verso un punto in cui il team scientifico potrà studiare il "Crater Floor Fractured Rough" in modo più dettagliato. Qui si svolgerà anche il primo carotaggio con raccolta della missione. A questo punto il team valuterà se sarà necessaria un'esplorazione più approfondita della zona, più a sud e più a ovest, prima di tornare al punto di partenza.

Quando sarà tornato ad Octavia E. Butler, il rover avrà percorso tra i 2,5 ed i 5 chilometri e potrebbe aver riempito 8 dei 43 tubi per il campionamento.

Successivamente, Perseverance viaggerà a nord e poi a ovest verso il luogo della seconda campagna scientifica: la regione del delta del Jezero, i resti a forma di ventaglio della confluenza di un antico fiume nel lago che un tempo riempiva il cratere.

Gli obiettivi scientifici della missione sono studiare la regione Jezero per comprenderne la geologia e l'abitabilità passata e cercare segni di vita microbica. Il team identificherà e raccoglierà i campioni di roccia e sedimenti più convincenti, che una futura missione potrebbe recuperare e riportare sulla Terra per analisi più approfondite.

 

Una geologia unica

Il team si aspetta grandi risultati già da questa prima campagna scientifica. Il rover esplorerà infatti alcune unità geologiche antiche esposte e facilmente accessibili nell'arco di centinaia di sol (o gioni marziani).
La prima unità, chiamata "Crater Floor Fractured Rough", è una zona molto craterizzata; quella adiacente, "Séítah", è più pietrosa con creste, rocce stratificate e dune di sabbia. Queste ultime potrebbero costituire la parte più insidiosa del percorso. Per ovviare, la squadra ha deciso che Perseverance guiderà principalmente sul Crater Floor Fractured Rough o lungo la linea di confine tra esso e Séítah. "Quando l'occasione lo richiederà, Perseverance eseguirà un toe tup nell'unità Séítah, puntando dritto verso una specifica area di interesse", ha dichiarato la NASA.

L'obiettivo di questa prima campagna è stabilire quale tipologia di luogo racconta al meglio la storia del cratere.
Questa zona era sotto ad almeno 100 metri di acqua 3,8 miliardi di anni fa. Non sappiamo quali storie ci racconteranno le rocce e gli affioramenti stratificati ma siamo entusiasti di iniziare”, ha commentato l'astrobiologo Kevin Hand.

Nei sol scorsi, le fotocamere scientifiche hanno già dato prova delle loro potenzialità di messa a fuoco. Ecco qualche processing.

perseverance sherloc watson sol 78

Perseverance Sherloc Watson sol 78 - debayer (full image: https://flic.kr/p/2kY4Uxa)
Crediti: NASA/JPL-Caltech - Processing: Elisabetta Bonora & Marco Faccin / aliveuniverse.today

perseverance watson sol 88

Perseverance Watson sol 88 (full image: https://flic.kr/p/2m1jEPw)
Crediti: NASA/JPL-Caltech - Processing: Elisabetta Bonora & Marco Faccin / aliveuniverse.today

perseverance supercam sol 91

Perseverance SuperCam Remote Micro Imager sol 91 (full image: https://flic.kr/p/2m1jEUX)
Crediti: NASA/JPL-Caltech - Processing: Elisabetta Bonora & Marco Faccin / aliveuniverse.today

perseverance supercam sol 101

Perseverance SuperCam Remote Micro Imager sol 101 (full image: https://flic.kr/p/2m3pJ63)
Crediti: NASA/JPL-Caltech - Processing: Elisabetta Bonora & Marco Faccin / aliveuniverse.today

In apertura, uno degli ultimi panorami rocciosi ripresi dal rover. Il mosaico, disponibile a dimensione intera sul nostro album di Flickr, combina insieme le foto bayer della Mastcam-Z con un filtro infrarosso, per meglio evidenziare le peculiarità geologiche.

 

Ingenuity

Nel frattempo, il drone marziano, seppur reduce da un'anomalia, ha completato il suo settimo volo
È decollato dalla superficie marziana intorno a mezzogiorno ora locale del sol 107 (8 giugno 2021) della missione rover Perseverance. Ha quindi volato per circa 106 metri verso sud rispetto al punto di decollo, prima di fermarsi nella nuova base operativa. Il tempo di volo totale è stato di 62,8 secondi. Questa è stata la seconda volta in cui il drone è atterrato in una zona nuova, senza averla mappata con un volo precedente. Gli scienziati del Jet Propulsion Laboratory della NASA hanno sfruttato le immagini raccolte dalla telecamera HiRISE a bordo del Mars Reconnaissance Orbiter dell'agenzia spaziale. Stay tuned per i prossimi aggiornamenti!