Curiosity ha trascorso le tre settimane di congiunzione a Marias Pass, una valle dove si incontrano almeno due diversi tipi di terreno: un fango indurito chiaro, simile a quello visto a Pahrump Hills; l'altro formato da arenaria scura, chiamato "unità Stimson".
Qui, il team spera di trovare indizi sui cambiamenti delle antiche condizioni ambientali.
Credit: NASA/JPL-Caltech/Univ. of Arizona / Phil Stooke, University of Western Ontario
In questa composizione, ripresa durante il sol 995 (25 maggio 2015), sono presenti entrambi i tipi di terreno: la parte chiara in primo piano, simile al materiale trovato a Pahrump Hills e quella più scura, in alto, che il team chiama "unità Stimson".
Credit: NASA/JPL-Caltech/MSSS
Il luogo è particolarmente interessante: la pietra arenaria ha grani di diverse forme e colori.
Su Marte, come sulla Terra, ogni roccia sedimentaria racconta la storia dell'ambiente in cui si è formata e modificata. Alcuni punti di contatto analizzati dal rover mostrano transizioni uniformi mentre altri, bruschi cambiamenti.
"Questo sito è esattamente quello che stavamo cercando e forse anche di più", ha commentato il Project Scientist Ashwin Vasavada.
"Proprio tra il fango indurito di tipo Pahrump e la pietra arenaria Stimson, sembra che via sia una sottile fascia a grana grossa diversa da entrambi".
Big Arm target- MAHLI sol 999 (29 maggio 2015)
Credit: NASA/JPL-Caltech - Processing: Elisabetta Bonora & Marco Maccin / aliveuniverse.today
Un dettaglio di Big Arm (anaglifo) ripreso dopo la congiunzione - MAHLI sol 1028
Credit: NASA/JPL-Caltech - Processing: Elisabetta Bonora & Marco Maccin / aliveuniverse.today
"La rotondità di alcuni grani suggerisce che hanno viaggiato per lunghe distanze, ma altri sono spigolosi quindi forse arrivano da più vicino", ha detto Vasavada. "Alcuni grani sono scuri, altri molto più chiari, il che indica che la loro composizione è varia. I grani sono i più diversificati che abbiamo mai visto".
Il team ora sta indagando un target chiamato "Missoula" (il piccolo sperone in alto a sinistra nell'immagine qui sotto) e l'area circostante.
Credit: NASA/JPL-Caltech
Minussola area- MAHLI sol 1031
Credit: NASA/JPL-Caltech - Processing: Credit: Elisabetta Bonora & Marco Faccin / aliveuniverse.today
L'idea è quella di trovare qualche grano abbastanza grosso da analizzare con il laser della ChemCam.
Qui sotto, un mosaico del MAHLI del sol 1032, del bersaglio "Snow Bowl".
Snow Bowl - MAHLI sol 1032
Credit: NASA/JPL-Caltech - Processing: Credit: Elisabetta Bonora & Marco Faccin / aliveuniverse.today
Curiosity avrà molto lavoro da fare a Marias Pass e trascorrerà qui ancora diverse settimane.
Anche Opportunity ha dimostrato di essere in ottima forma dopo la congiunzione: le operazioni sono riprese durante il sol 4059 (25 giugno 2015).
Oppy si trova sul bordo ovest del grande cratere Endeavour, vicino al cratere Spirit of St. Louis, all'ingresso della Marathon Valley.
Credit: NASA/JPL-Caltech/Univ. of Arizona / Phil Stooke, University of Western Ontario
Il rover ha trascorso le tre settimane di blackout analizzando due bersagli dell'area chiamata "Red Zone".
Considerate tutte le frequenti amnesie, dovute ai problemi con la sua memoria flash, ossia di tipo "permanente" come quella usata nelle schede di memoria delle fotocamere o negli "Hard Disk a stato solido" (SSD), il team ha preferito lasciare attiva la sola memoria RAM durante la congiunzione, cioè quella "a breve termine", "volatile", che si cancella se viene tolta l'alimentazione. Perciò, in questi giorni, Opportunity ha trasmesso puntualmente i dati ad uno dei due orbiter della NASA, Mars Odyssey e Mars Reconnaissance Orbiter (MRO), ogni sera, prima di andare a dormire.
In base ai piani, Oppy proseguirà all'interno della Marathon Valley, alla ricerca di zone esposte sulla parete rivolta verso nord: durante l'inverno marziano, questo favorirà la migliore illuminazione per i pannelli solari.
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- Opportunity odometry