Analizzando i dati rilevati dalla sonda Hayabusa-2 durante la sua missione, gli scienziati stanno cercando di capire perché Ryugu non è così ricco di acqua come alcuni altri asteroidi.
Un piccolo frammento di un meteorite arrivato sulla Terra una dozzina di anni fa potrebbe appartenere ad un asteroide sconosciuto delle dimensioni di Cerere, l'oggetto più grande nella fascia principale degli asteroidi visitato dalla sonda Dawn della NASA.
Il Subaru Telescope ha fotografato il prossimo obiettivo della missione estesa Hayabusa 2 il 10 dicembre 2020.
Gli scienziati hanno confermato che la polvere nera contenuta nella capsula consegnata sulla Terra il 4 dicembre 2020 dalla sonda giapponese Hayabusa-2, appartiene a Ryugu.
Due asteroidi ci danno un piccolo brivido di fine anno, uno è passato molto vicino a noi due giorni fa e l'altro, molto più grande, ha raggiunto il livello 1 sulla scala di Torino con un potenziale impatto nel 2028 (aggiornamento)
Queste sono le ultime, decisive ore in vista del rientro dei campioni di Ryugu sulla Terra. Vediamo i preparativi e la sequenza di eventi in corso. Aggiornameto
Il telescopio giapponese Subaru è riuscito a fotografare la sonda connazionale in avvicinamento che, tra 9 giorni, ci consegnerà i campioni prelevati dall'asteroide Ryugu.
Il presunto relitto spaziale dista soli 900mila km e sta accelerando verso di noi, con una traiettoria ormai stabilita con ottima precisione. Aggiornamento
E' da poco giunta notizia di un piccolo asteroide scoperto oggi ma passato davvero vicinissimo alla Terra nel tardo pomeriggio di Venerdi, sorvolando la Polinesia francese ad un'altezza di circa 380 km! (aggiornamento)
L'altro ieri, il probabile detrito spaziale è penetrato ufficialmente nella sfera di influenza gravitazionale terrestre dove rimarrà per 4 mesi esatti, durante i quali sarà nostro satellite temporaneo...
La pubblicazione ripercorre le gesta della missione interplanetaria NASA / ESA / ASI Cassini–Huygens, che esplorò Saturno e le sue lune dal 2004 al 2017. Le principali fasi del progetto, del lungo viaggio durato sette anni e della missione ultradecennale sono raccontate con semplicità e passione allo scopo di divulgare e ricordare una delle imprese spaziali robotiche più affascinanti ideate dall’uomo. Le meravigliose foto scattate dalla sonda nel sistema di Saturno, elaborate e processate dall’autrice, sono parte centrale della narrazione. Immagini uniche che hanno reso popolare e familiare un angolo remoto del nostro Sistema Solare. 244 pagine.