Nel corso dell'ultima settimana, il rover MSL/Curiosity ha abbandonato la scarpata di "Bloodstone Hill", dirigendosi prima a Nord e poi ad Est e scendendo verso la "Sulfate Unit", prossima regione da esplorare.
Nei giorni scorsi, Curiosity ha raggiunto "Bloodstone Hill" ma ha incontrato serie difficoltà a inerpicarsi sulla scarpata per raggiungere il target inizialmente prescelto...
Non è il titolo di un film dell'orrore ma la traduzione letterale del nome del prossimo obiettivo di indagini per Curiosity.
Oltre cinquecento metri in 16 giorni, 94 dei quali percorsi tutti di un fiato! Non succedeva da 6 anni, segno che forse la strategia di esplorazione sta cambiando... sempre ruote permettendo!
Si tratta di progetto NASA citizen science ed ha lo scopo di affinare l'algoritmo di classificazione del terreno marziano chiamato SPOC (Soil Property and Object Classification).
In questo spettacolare panorama di 16 giorni fa, campeggia l'enorme mole del Monte Sharp/Aeolis e, in primo piano, la scarpata del "Greenheugh pediment".
Sembra una piccola sferula bucata, per metà seppellita nella sabbia. E' un nuovo intrigante dettaglio che emerge dalle immagini di Curiosity.
Il team di scienziati che lavora con lo strumento Sample Analysis at Mars (SAM) a bordo del rover della NASA Curiosity, ha scoperto che alcune rocce potrebbero essersi formate in un lago ricoperto di ghiaccio.
Questo panorama 360 è stato ripreso da Curiosity qualche sol fa, nell'area del nuovo "cantiere marziano".
La pubblicazione ripercorre le gesta della missione interplanetaria NASA / ESA / ASI Cassini–Huygens, che esplorò Saturno e le sue lune dal 2004 al 2017. Le principali fasi del progetto, del lungo viaggio durato sette anni e della missione ultradecennale sono raccontate con semplicità e passione allo scopo di divulgare e ricordare una delle imprese spaziali robotiche più affascinanti ideate dall’uomo. Le meravigliose foto scattate dalla sonda nel sistema di Saturno, elaborate e processate dall’autrice, sono parte centrale della narrazione. Immagini uniche che hanno reso popolare e familiare un angolo remoto del nostro Sistema Solare. 244 pagine.