Il touchdown avverrà il prossimo 19 ottobre in Meridiani Planum, all'interno di un'ellisse di 100x15 chilometri vicino all'equatore negli altopiani meridionali di Marte, praticamente sotto al naso di Opportunity che nel 2004 atterrò all'interno della stessa area vicino al cratere Endurance ed ora sta esplorando il bordo ovest del grande cratere Endeavour.
La regione è stata scelta sulla base delle sue caratteristiche topografiche pianeggianti che rispettano i requisiti di sicurezza richiesti dalla missione.

Schiaparelli: ellissi di atterraggio

In questa mappa, Phil Stooke (University of Western Ontario) ha riassunto la storia delle ellissi di atterraggio in Meridiani Planum.
Il piano originale dell'ESA per il lander Schiaparelli prevedeva un'ellisse orientata nord-ovest sud-est, successivamente modificata in base alla nuova data di lancio. Quella più recente rilasciata dall'ESA comprende un'area ancora più grande. Nella mappa è indicata anche l'ellisse di atterraggio di Opportunity per un confronto.

L'ellisse di atterraggio del lander Schiaparelli con indicata l'ultima posizione del rover Opportunity al sol 4445

L'ellisse di atterraggio del lander Schiaparelli con indicata la posizione del rover Opportunity al sol 4445 (26 luglio 2016).
Crediti: ESA/DLR/FU Berlin, CC BY-SA 3.0 IGO / Elisabetta Bonora

Ovviamente molto dipenderà dal punto esatto di contatto di Shiaparelli all'interno dell'ellisse e dalla posizione che Opportunity raggiungerà ad ottobre ma mi sto chiedendo se il team del Mars Exploration Rover tenterà una ripresa in quella direzione durante l'atterraggio.
Ammesso che si conosca con il dovuto anticipo la direzione di ingresso in atmosfera per comandare ad Opportunity dove puntare le fotocamere, non credo che comunque queste riescano a risolvere Shiaparelli che con tutto lo scudo termico ha un diametro di 2,4 metri.
D'altra parte, nonostante la vicinanza dei due punti di sbarco e per quanto possa essere "romantico", è improbabile che i robot si incontrino in futuro, considerato che Opportunity ha impiegato più di dodici anni per raggiungere la posizione attuale a poco più di 43 chilometri dal punto di atterraggio.

La regione di Meridiani Planum è stata ben studiata dall'orbita: le immagini hanno mostrato la presenza di minerali argillosi e canali intagliati dall'acqua.
Anche se lo scopo di Schiaparelli sarà quello di dimostrare le tecnologie necessarie per sbarcare in sicurezza su Marte, la sua piccola suite meteorologica (DREAMS - Dust Characterization, Risk Assessment, and Environment Analyser on the Martian Surface) sarà in grado di registrare la velocità del vento, l'umidità, la pressione e la temperatura sul sito di atterraggio. Otterrà anche le prime misurazioni dei campi elettrici sulla superficie di Marte che, combinate con i dati sul pulviscolo atmosferico, forniranno nuove informazioni sul ruolo delle forze elettriche nel sollevamento della polvere e nell'innesco delle tempeste di sabbia.

Il lander "Schiaparelli", che prende il nome dal celebre astronomo italiano che si distinse per i suoi studi sul Pianeta Rosso, è partito per Marte insieme alla sonda Trace Gas Orbiter (TGO) il 14 marzo, dal sito 200/39 del cosmodromo di Baikonur, in Kazakhstan, il cima ad un vettore Proton-M/Breeze-M, una pila di tre stadi alta 58 metri.
Si separerà da TGO il 16 ottobre 2016 alle 14:42 UTC per atterrare sulla superficie tre giorni più tardi.

La sonda dell'ESA Mars Express sarà tra i veicoli spaziali in prima linea come ponte per le comunicazioni tra Shiaparelli e la Terra.
Utilizzerà il sistema di comunicazione MELACOM, progettato all'epoca per il Beagle 2 ed i rover della NASA, il cui software è stato recentemente aggiornato per renderlo compatibile con Schiaparelli.
MELACOM è un sistema radio UHF (frequenza ultra alta) che lavora in modo indipendente dalla banda X e banda S con le quali Mars Express comunica con la Terra. Supporta diverse modalità, tra cui una comunicazione dati bidirezionale o Open Loop Recording (OLR) che consente di tenere aperte le comunicazioni su ampio spettro all'interno del quale si spera di ascoltare anche i segnali cercati.
L'orbita di Mars Express è stata modificata a febbraio per consentire alla sonda di trovarsi nella porzione giusta del cielo marziano ad ottobre.
Il 19 ottobre, circa 80 minuti prima dell'atterraggio, Schiaparelli si sveglierà e, pochi minuti dopo, inizierà a trasmettere un faro-segnale che verrà agganciato dal MELACOM e seguito lungo il percorso di discesa.

Ma Mars Express non sarà l'unico in ascolto quel giorno.
Prima di tutto anche TGO, nonostante sarà impegnato in una brusca frenata per l'inserimento in orbita, registrerà la discesa, oltre al Mars Reconnaissance Orbiter (MRO) della NASA che monitorerà i segnali di Schiaparelli dopo l'atterraggio.

Nei giorni successivi, Mars Express e le tre sonde della NASA, MRO, Mars Odyssey, MAVEN (Mars Atmosphere and Volatile EvolutioN Mission), faranno da ponte per le comunicazioni mentre sorvoleranno Meridiani Planum una o due volte al giorno.