Il "lander geologo", si sa, non ha mai avuto molta fortuna. Se dopo l'atterraggio a fine 2018 le premesse sembravano ottime, ed anche la messa in funzione dello strumento principale (il sismometro SEIS) era stata un successo, in seguito la sonda termica (detta familiarmente "talpa", il secondo strumento per importanza) si è sempre rifiutata di penetrare nel terreno, nonostante innumerevoli tentativi effettuati con l'aiuto del braccio meccanico. Nel frattempo, la polvere si è inesorabilmente depositata sui pannelli solari e, al contrario di quanto era avvenuto nelle missioni MER (Opportunity e Spirit) nessun "dust devil" è mai passato provvidenzialmente sul lander, ripulendolo. Adesso, come dimostra in maniera eloquente l'immagine di apertura, la coltre è ormai spessa e la situazione energetica è divenuta talmente critica che nell'ultimo mese il rover si è limitato a scattare, in media, solo 0,8 immagini al giorno, senza peraltro effettuare più alcuna misura meteorologica e neanche di opacità atmosferica.

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Andamento del numero di immagini riprese quotidianamente dalle due fotocamere IDC (croci arancioni) e ICC (azzurro) negli ultimi 14 mesi; in viola il numero cumulativo da inizio missione. - Source: https://mars.nasa.gov/insight/multimedia/raw-images/  - Processing/plot: Marco Di Lorenzo

 A dire il vero, un mese fa, era stato fatto un tentativo estremo di liberare dalla polvere più fine uno dei due pannelli solari, facendo cadere e rimbalzare su di esso dei granelli di suolo più grandi. Questa tecnica ingegnosa, in passato, aveva dato qualche risultato anche se di piccola entità, prolungando la missione scientifica di Insight. In seguito, il braccio robotico è stato messo definitivamente "in pensione" per non consumare altra energia.

 Poiché la potenza disponibile per il lander diminuisce di giorno in giorno, il team che lo gestisce ha rivisto la sequenza temporale della missione per massimizzarne i risultati scientifici. Si prevedeva che il lander avrebbe spento automaticamente il sismometro, l'ultimo strumento scientifico operativo, entro la fine di questo mese per risparmiare energia, consentendo a Insight di sopravvivere fino a dicembre. Invece ora si vuole programmare il lander in modo che il sismometro possa funzionare più a lungo, forse fino alla fine di agosto o all'inizio di settembre. In questo modo, le batterie del lander si scaricheranno prima e l'intero veicolo potrebbe spegnersi per quella data, ma almeno il sismometro potrà rilevare ulteriori terremoti per altri 3 mesi.

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Animazione-confronto che mostra l'accumulo di polvere su insight nell'arco di 3 anni. - Credits: NASA/JPL/Caltech - Processing: Marco Di Lorenzo

 "InSight non ha ancora finito di raccontarci Marte", ha affermato Lori Glaze, direttrice della Planetary Science Division della NASA a Washington. "Otterremo ogni minimo di scienza possibile prima che il lander concluda le operazioni."

 InSight (abbreviazione di Interior Exploration using Seismic Investigations, Geodesy and Heat Transport) è in una fase di missione estesa dopo aver raggiunto i suoi obiettivi scientifici. Il lander ha rilevato più di 1300 terremoti da quando è atterrato, fornendo informazioni che hanno consentito agli scienziati di misurare la profondità e la composizione della crosta, del mantello e del nucleo di Marte. Con i suoi altri strumenti, InSight ha registrato preziosi dati meteorologici, caratterizzando il suolo sotto il lander e rilevando i resti dell'antico campo magnetico di Marte.

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Simulazione della propagazione e della rilevazione di onde sismiche di superficie e in profondità, da parte di Insight/SEIS - Credits: M.van Driel - Processing: Marco Di Lorenzo

 Tutti gli strumenti tranne il sismometro sono già stati spenti. Come altri veicoli spaziali su Marte, InSight ha un sistema di protezione dai guasti che attiva automaticamente la "modalità sicura" in situazioni di pericolo e spegne tutte le funzioni tranne quelle essenziali, consentendo agli ingegneri di valutare la situazione. La bassa potenza e le temperature che cadono oltre i limiti predeterminati possono entrambi attivare la modalità sicura ma, per consentire al sismometro di continuare a funzionare il più a lungo possibile, il team sta disattivando il sistema di protezione dai guasti. Sebbene ciò consentirà allo strumento di funzionare più a lungo, ciò lascia il lander non protetto da eventi improvvisi e imprevisti a cui i controllori di terra non avrebbero il tempo di rispondere.

 "L'obiettivo è ottenere dati scientifici fino al punto in cui InSight non può funzionare affatto, piuttosto che risparmiare energia e far funzionare il lander senza alcun beneficio scientifico", ha affermato Chuck Scott, project manager di InSight presso il Jet Propulsion Laboratory della NASA a California del Sud.