Questa vista panoramica del cratere Jezero e parziale del rover potrebbe essere considerata il primo selfie di Perseverance su Marte.
A 100 giorni dall'arrivo su Marte, il rover NASA ha già inviato il primo selfie, mentre era ancora "impacchettato" dentro il cruise stage...
Cinque giorni fa, Curiosity ha ripreso questo nuovo selfie e, il giorno dopo, si è finalmente rimesso in viaggio dopo una lunghissima sosta durata 3 mesi...
Pochi giorni fa, Curiosity ha ripreso una serie di immagini con la telecamera sul braccio robotico sempre dallo stesso punto, in modo da ottenere questo nuovo "selfie" a 360°.
Questo è il selfie completo ripreso da Curiosity poco prima di lasciare definitivamente il sito in cui ha trascorso 2,5 mesi, effettuando due trivellazioni visibili a sinistra del rover.
Non si tratta di un incremento demografico ma di un fotomontaggio che mostra la corretta apertura del magnetometro a bordo della sonda europea in viaggio verso Mercurio.
Una terna di immagini, scattate da tre differenti telecamere a bordo della sonda europea, testimoniano l'apertura dei pannelli solari e il dispiegamento delle antenne a medo e alto guadagno.
Per celebrare i suoi 4 anni attorno al pianeta rosso, la sonda americana ha ritratto (in parte) se stessa utilizzando la fotocamera ultravioletta IUVS montata su un'asta lunga 1,2 metri.
Per festeggiare il Sol 5000 su Marte, Oppy ha scattato pochi giorni fa questo autoritratto con il braccio robotico.
Era passato più di un anno dall'ultimo selfie ma ora Curiosity ha una nuova foto ricordo da mettere nell'album.
La pubblicazione ripercorre le gesta della missione interplanetaria NASA / ESA / ASI Cassini–Huygens, che esplorò Saturno e le sue lune dal 2004 al 2017. Le principali fasi del progetto, del lungo viaggio durato sette anni e della missione ultradecennale sono raccontate con semplicità e passione allo scopo di divulgare e ricordare una delle imprese spaziali robotiche più affascinanti ideate dall’uomo. Le meravigliose foto scattate dalla sonda nel sistema di Saturno, elaborate e processate dall’autrice, sono parte centrale della narrazione. Immagini uniche che hanno reso popolare e familiare un angolo remoto del nostro Sistema Solare. 244 pagine.