Falcon 9 - Starlink 6-27
La settimana è iniziata con un volo di SpaceX, che ha lanciato altri 23 satelliti Starlink nell'orbita bassa terrestre (LEO). Questo volo è stato lanciato con successo l'8 novembre 2023 alle 00:05 locali (le 05:05 UTC) dalla rampa SLC-40 presso la Cape Canaveral Space Force Station in Florida.
Il booster B1073-11 del Falcon 9 ha portato in orbita la 52esima missione Starlink di quest'anno. Il booster aveva precedentemente supportato SES-22, HAKUTO-R Mission 1, Dispasat Amazonas Nexus, CRS-27 e, con questa, sette missioni Starlink. Lo stadio superiore ha portato questi 23 satelliti su un'orbita LEO di 284 x 293 chilometri di altezza mentre il primo stadio è tornato indietro ed è atterrato sulla nave drone Just Read The Instruction, che si trovava a 630 chilometri al largo nell'Oceano Atlantico.
I satelliti Starlink v2-mini erano il carico utile all'interno delle due semi-ogive per questo lancio. Si tratta della seconda generazione di satelliti Starlink realizzati per l'accesso a Internet ad alta velocità in tutto il mondo grazie al loro posizionamento in LEO. I satelliti si sono schierati con successo a 230 chilometri di quota poco più di un'ora dopo il lancio. Nei prossimi mesi aumenteranno la loro altitudine fino all'orbita operativa finale di 530 chilometri.
Si è trattato del 179esimo lancio orbital globale del 2023, il 96esimo per gli Stati Uniti ed il 79 volo di un vettore SpaceX. L'obiettivo fissato da Elon Musk, di 100 missioni annuali, si avvicina sempre di più.
Lunga Marcia 3B/E – Zhongxing-6E
L'unico razzo lanciato questa settimana che non fosse un Falcon 9 è stato il Chang Zheng 3B/E (conosciuto come Lunga Marcia 3B/E o CZ-3B/E) decollato dalla rampa LC-2 presso il Centro di Lancio Satellitare di Xichang nella provincia del Sichuan, nel sud-ovest della Cina.
Nella foto il decollo del razzo Lunga Marcia 3B/E con il satellite Zhongxing-6E da Xichang. Credito: Chen Haojie/Xinhua.
Questo è stato il quinto lancio del CZ-3B/E quest’anno. Il decollo è avvenuto il 9 novembre alle 19:23 ora di Pechino (le 11:23 UTC) per la sua 150a missione di tutti i tempi. Si è trattato della 496esima missione di un razzo della famiglia Lunga Marcia.
Il carico utile all'interno della carenatura, di 4,2 metri di diametro, era il satellite Zhongxing-6E. Si tratta di un satellite per le comunicazioni messo in orbita geosincrona sopra la Cina e dovrebbe essere il successore dello Zhongxing-6B. Zhongxing-6B è stato utilizzato per trasmissioni televisive e disturbi radio a onde corte, quindi Zhongxing-6E sarà probabilmente utilizzato per gli stessi motivi, ma con una tecnologia aggiornata.
Si è trattato del 180esimo lancio orbital globale del 2023, il 52esimo per la Cina.
Falcon 9 – CRS SpX-29
Illuminando il cielo notturno, un razzo Falcon 9 di SpaceX è partito verso l'orbita in modo spettacolare, dando il via a un incontro dopo 32 ore con la Stazione Spaziale Internazionale (ISS) per consegnare quasi tre tonnellate fra esperimenti, rifornimenti per l'equipaggio e le attrezzature necessarie per la vita di bordo.
A bordo del Dragon Cargo anche: frutta fresca, formaggio e kit per pizza e "alcune divertenti prelibatezze natalizie per l'equipaggio, come cioccolato, cappuccino speziato alla zucca, torte di riso, tacchino, anatra, quaglia, frutti di mare, salsa di mirtilli rossi e mochi," ha affermato Dana Weigel, vice responsabile del programma della stazione spaziale presso il Johnson Space Center.
Il decollo dallo storico pad 39 del Kennedy Space Center è avvenuto alle 20:28 locali (le 1:28 UTC del 10 novembre 2023), all’incirca nel momento in cui la rotazione della Terra ha portato la rampa direttamente sotto al piano dell’orbita della stazione spaziale. Questo è un requisito per le missioni di rendez-vous con bersagli che si muovono a più di 27.000 km orari.
La salita verso lo spazio si è svolta senza intoppi e il Dragon Cargo è stato rilasciato per volare da solo circa 12 minuti dopo il decollo.
Nella foto il decollo notturno del razzo Falcon 9 per la missione Dragon Cargo CRS-29. Credito: SpaceX.
Si è trattato della 29esima missione CRS (commercial resupply mission della NASA) di SpaceX verso la ISS e la nona della fase due del CRS. Il Booster 1081 ha posizionato i rifornimenti su un'orbita inclinata di 51,66 gradi, la stessa orbita della ISS. Poi il secondo stadio e il Dragon Cargo li hanno portati fino all'attracco. Questo è il secondo volo del booster 1081, il primo è stato la missione di Crew-7 che ha portato il Dragon C210 Endurance alla Stazione Spaziale Internazionale. Il booster è poi rientrato ed atterrato con successo nella Landing Zone 1 del KSC.
Questo è stato anche il secondo volo del Dragon Cargo C211. SpaceX ha impiegato 348 giorni per rinnovare e rilanciare questa capsula dopo il suo lancio alla fine di novembre dello scorso anno. L'attracco è avvenuto regolarmente al boccaporto del modulo Harmony della ISS dopo poco più di 29 ore nello spazio. La permanenza di Dragon Cargo CRS-29 alla ISS è prevista in circa un mese.
A bordo un sacco di esperimenti
Tra le apparecchiature consegnate alla stazione c'è un pacchetto sperimentale di comunicazione laser ad alta velocità progettato per inviare e ricevere dati codificati in raggi laser infrarossi a velocità molto più elevate di quelle possibili con i sistemi radio tradizionali.
"Si tratta dell'utilizzo della comunicazione ottica per utilizzare meno energia e hardware più piccolo per inviare pacchetti di dati dalla stazione spaziale alla Terra che sono ancora più grandi e più veloci delle nostre capacità odierne," ha affermato Meghan Everett, scienziata senior del programma della stazione spaziale.
Nell'immagine, tratta dal webcast sul social 'X' (ex-Twitter), la Dragon Cargo CRS-29 mentre sta per attraccare alla ISS. Credito: SpaceX.
“Questa comunicazione ottica potrebbe apportare enormi benefici alla ricerca che stiamo già svolgendo sulla stazione spaziale, consentendo ai nostri scienziati di vedere i dati più velocemente, trasformare i risultati più velocemente e persino aiutare la nostra comunità medica inviando pacchetti di dati medici”.
L’apparecchiatura sarà testata per sei mesi come “dimostrazione tecnologica”. Se funzionerà come previsto, potrà essere utilizzato come collegamento per comunicazioni operative.
Un altro strumento montato esternamente consegnato a bordo del Dragon è l'Atmospheric Waves Experiment, o AWE. Catturerà 68.000 immagini a infrarossi al giorno per studiare le onde gravitazionali al confine tra l'atmosfera percepibile e lo spazio: onde alimentate dall'interazione su e giù tra gravità e galleggiabilità.
Poiché le onde interagiscono con la ionosfera, “influiscono sui sistemi di comunicazione, navigazione e tracciamento,” ha affermato Jeff Forbes, vice ricercatore principale presso l’Università del Colorado.
“AWE farà un importante passo pionieristico per misurare le onde che entrano nello spazio dall’atmosfera. E speriamo di essere in grado di collegare queste osservazioni con il tempo ad altitudini più elevate nella ionosfera”.
Nell'illustrazione la situazione dei veicoli in visita alla ISS dopo l'attracco del Dragon Cargo CRS-29. Credito: NASA.
A bordo anche un esperimento che sarà effettuato all’interno della stazione ed utilizzerà 40 roditori per “comprendere meglio gli effetti combinati del volo spaziale, della nutrizione e dei fattori di stress ambientale sulla salute riproduttiva (femminile) e sulla salute delle ossa,” ha specificato Everett.
"C'erano alcune ricerche precedenti che suggerivano che ci fossero cambiamenti nei recettori ormonali e nella funzione endocrina che avevano un impatto negativo sulla salute riproduttiva femminile," ha proseguito. “Speriamo quindi che i risultati di questo studio possano essere utilizzati per informare sulla salute delle astronaute durante i voli spaziali di lunga durata e persino sulla salute riproduttiva femminile qui sulla Terra”.
Con l'arrivo del Dragon Cargo CRS-29 sono sei i veicoli spaziali in visita alla ISS.
Questa è stata la 77a missione del Falcon 9 quest’anno e la sua 272a missione fino ad oggi. Si è trattato infine del 181esimo lancio orbital globale del 2023, il 97esimo per gli Stati Uniti.
Falcon 9 – Transporter 9
La SpaceX ha proseguito con i lanci di Falcon 9 questa settimana con la sua nona missione in condivisione. Transporter 9 è infatti stato lanciato con successo l'11 novembre alle 10:49 locali (le le 18:49 UTC) dalla rampa SLC-4E presso la Vandenberg Space Force Base in California.
Il booster B1071.12 ha eseguito un ritorno al sito di lancio atterrando sulla piazzola LZ-4 che si trova a poche centinaia di metri dalla rampa di lancio. Nella sua carriera ha eseguito le missioni NROL-87, NROL-85, SARah-1, SWOT, Transporter 8 e sei missioni Starlink. Si è trattato, per questo booster del 12 volo e ritorno e della seconda missione Transporter.
Nell'immagine, tratta dal webcast sul social 'X' (ex-Twitter), il decollo del Falcon 9 per la missione Transporter-9. Credito: SpaceX.
Transporter-9 ha lanciato una moltitudine di satelliti (113 di varie nazionalità e differenti scopi) su orbite solari sincrone, rilasciandoli lungo la strada nelle loro rispettive orbite prefissate. La maggior parte dei satelliti provengono dalla compagnia di osservazione terrestre Planet Lans PBC. La società, con sede a San Francisco, ha inviato altri 36 dei suoi satelliti SuperDove, che si aggiungono ad un elenco di oltre 500 attualmente in orbita. Ha inoltre lanciato un satellite dimostrativo tecnologico chiamato “Pelican-1”, che ospiterà la prossima generazione di sensori di imaging di Planet, da schierare come parte delle costellazioni Pelican e Tanager.
Il rilascio di tutti i satelliti si è completato dopo un'ora e 26 minuti dopo il decollo. Dato che la missione prevedeva il ritorno del primo stadio al sito di lancio, non vi era nessuna nave drone coinvolta nel recupero del booster. Invece entrambe le due semi-ogive sono state recuperate al largo dall'imbarcazione GO Beyond.
SI è trattato della nona missione condivisa di SpaceX. Queste missioni aiutano molti piccoli satelliti a raggiungere le loro relative orbite con prezzi bassi, circa 275.000 dollari per un veicolo con massa fino a 50 kg. Vi sono molte differenti configurazioni che i clienti possono acquistare, con opzioni fino a 300 kg. La SpaceX esegue una missione Transporter circa ogni quattro mesi, permettendo così a molte piccole compagnie o progetti di scuole ed università di avere accesso allo spazio con costi relativamente modesti.
Si è trattato del 182esimo lancio orbital globale del 2023, il 98esimo per gli Stati Uniti.
Falcon 9 – O3b mPOWER 5 e 6
Il quarto ed ultimo lancio settimanale di un Falcon 9 ha portato due satelliti O3b mPOWER su un'orbita media di trasferimento equatoriale (MEO) per il network satellitare di telecomunicazioni della SES. La SpaceX ha lanciato questa missione domenica 12 novembre alle 16:08 locali (le 21:08 UTC) dalla rampa SLC-40 presso la Cape Canaveral Space Force Station, in Florida. Si è trattato della quarta volta che SES sfrutta il Falcon 9 per portare i suoi satelliti in orbita e la seconda volta, questa settimana, che si ha un lancio dalla rampa SLC-40.
Booster B1076 ha portato questi satelliti verso un'orbita media terrestre al suo nono volo. Esso è poi atterrato sulla nave drone A Shortfall Of Gravistas, al largo nell'oceano Atlantico. Le precedenti otto missioni di questo booster sono state; CRS SpX-26, OneWeb #16, Intelsat 40e/TEMPO e cinque missioni Starlink.
SpaceX ha impiegato solo 39 giorni per preparare questo booster per il lancio dopo il volo del Gruppo Starlink 6-21 ed è stata la 79a missione Falcon 9 di quest'anno.
Nella foto il decollo del razzo Falcon 9 per la missione O3b mPOWER 5 e 6. Credito: SpaceX.
I due satelliti portati in orbita sono il quinto e il sesto satellite che Boeing ha costruito per SES, anche se non sono arrivati senza problemi. Il 31 ottobre, SES ha annunciato che i problemi elettrici hanno causato importanti declassamenti delle prestazioni. Questo problema, che ha causato lo spegnimento periodico dei moduli di potenza dei satelliti, costringerà SES a mettere in orbita altri due satelliti O3b mPOWER solo per ottenere la stessa larghezza di banda prevista inizialmente.
Ci sono anche importanti aggiornamenti che Boeing dovrà effettuare prima che i satelliti possano essere lanciati. Poiché il problema è così recente, i satelliti a bordo del Falcon 9 non disponevano degli aggiornamenti. SES ha dichiarato che non prevede di spendere più soldi per la costellazione a causa di un accordo di condivisione del rischio con Boeing. Si prevede ora che Boeing perderà 315 milioni di dollari sull’accordo originale a causa del problema tecnico.
A causa del downgrade della larghezza di banda, ora dovranno esserci almeno altri tre lanci fino al completamento della costellazione di O3b mPOWER. Se non sorgeranno più problemi, la costellazione verrà probabilmente attivata più avanti, nel 2024. Quando sarà online, consentirà l’accesso a Internet in molte aree diverse difficili da raggiungere. Ciò include navi da crociera e navi commerciali, nonché energia offshore come l’estrazione di petrolio e gas. È lì anche per proteggere le unità militari e, in alcuni casi specifici, la persona media, creando un segnale sempre attivo.
Si è trattato del 183esimo lancio orbital globale del 2023, il 99esimo per gli Stati Uniti.