La nostra Terra, vista con occhi esterni, sarebbe il pianeta più importante del sistema della stella Sole, l'unico noto per ospitare forme di vita evolute.
E' il terzo mondo, in ordine di distanza dalla stella madre del Sistema Solare, il quale si estende per alcune decine di unità astronomiche ed è formato in tutto da 8 pianeti e una vasta scelta di ghiaccio, rocce e polveri.
Il Sistema Solare si trova ben all'interno della galassia nota come Via Lattea: un grande disco piatto con 300 miliardi di stelle, pianeti, nubi di gas e polveri, che copre fino a 120.000 anni luce.
Nonostante abbia scrutato centinaia di milioni di oggetti nel cielo, il Wide-Field Infrared Survey Explorer (WISE) della NASA non ancora trovano alcuna prova del leggendario Decimo Pianeta del nostro Sistema Solare, noto come Pianeta X ma anche come Nemesis o Tyche.
I ricercatori avevano ipotizzato la presenta di questo grande corpo invisibile, da qualche parte oltre l'orbita di Plutone.
Potrebbe sembrare la trama di un film di fantascienza ma la realtà è che gli scienziati hanno fatto rivivere un virus gigante, ancora infettivo, sepolto tra i ghiacci della Siberia 30.000 anni fa.
Fortunatamente le sue vittime sono le amebe ma la scoperta suggerisce che lo scioglimento dei ghiacci terrestri potrebbe riportare alla luce anche virus rischiosi per l'essere umano.
Dopo 8 anni di osservazione, gli astronomi del SETI hanno scoperto altre particolarità sull'orbita dell'asteroide 624 Hektor, l'unico finora conosciuto che possiede una luna.
La formazione di questo piccolo sistema, composto da un doppio corpo primario e un piccolo satellite, è ancora un mistero ma il recente studio suggerisce che potrebbe essere un oggetto catturato dalla fascia di Kuiper, prodotto da un rimescolamento del materiale proveniente dai pianeti giganti del nostro Sistema Solare.
Negli ultimi 20 anni, la ricerca dei pianeti extrasolari ha accelerato particolarmente grazie ad importanti missioni, come Kepler della NASA che proprio mercoledì scorso ha annunciato 715 nuovi pianeti exstrasolari confermati in un sol colpo.
Numerosi mondi, a prima vista, sono simili alla Terra e alcuni si trovano nella cosiddetta zona abitabile, ossia alla giusta distanza dalla loro stella madre, affinché possa esistere acqua allo stato liquido sulla loro superficie.
La missione della NASA Kepler ha annunciato, mercoledì 26 febbraio, la scoperta di altri 715 pianeti extrasolari confermati, tutti in sistemi planetari multipli simili al nostro, in orbita intorno a 305 stelle.
Quasi il 95% di questi nuovi mondi sono più piccoli di Nettuno, che è circa quattro volte le dimensioni della Terra e orbitano troppo vicino alle loro stelle per sostenere la vita come la conosciamo.
Una roccia spaziale, con la massa di una piccola auto, è piombata sulla superficie della Luna a settembre dello scorso anno, generando l'esplosione più luminosa osservata finora.
L'impatto, presentato ieri in un video, risale all'11 settembre 2013: mostra un flash prolungato, brillante come la stella Polaris, che sarebbe stato facilmente visibile da Terra per chiunque avesse osservato la Luna alle 20:07 UT.
Un team di astronomi guidato dal Ph.D. Yoshiharu Shinnaka e dal professor Hideyo Kawakita, entrambe della Kyoto Sangyo University, hanno avuto l'occasione di tenere sotto osservazione la cometa ISON durante la sua luminosa performance di novembre 2013, con il Subaru Telescope presso l'Osservatorio di Mauna Kea, nelle Hawaii.
Mentre l'origine della vita rimane un mistero, gli scienziati stanno trovando sempre più prove che il materiale proveniente dallo spazio e consegnato alla Terra da impatti di comete e meteoriti, avrebbe potuto fungere da innesco per la vita sul nostro pianeta.
Gli amminoacidi, necessari per produrre le proteine, molecole tra le più importanti per la vita, sono stati trovati in diversi meteoriti ricchi di carbonio (condriti carbonacee)
Kepler-413b è la designazione dell'ultimo strano nuovo mondo scovato dal telescopio spaziale della NASA Kepler.
E' un pianeta che oscilla selvaggiamente sul suo asse di rotazione, un posto dove probabilmente sarebbe difficile decidere quale vestito indossare la mattina.
L'inclinazione del suo asse di rotazione può variare di ben 30 gradi in 11 anni.