Queste immagini, tratte da un documentario sulla missione cinese Tianwen-1 trasmesso dall CCTV, mostrano la capacità di Zhurong di analizzare le rocce con la spettroscopia su Marte.
La luce potrà trasportare e muovere molte più informazioni di quanto non facciano le onde radio, su cui attualmente facciamo affidamento. Un nuovo progetto di ricerca, supportato dalla National Geospatial-Intelligence Agency, propone di utilizzare le proprietà della luce stessa per creare percorsi di dati attraverso le nuvole.
Un raggio verde scansiona l'atmosfera sopra la base Concordia, mentre la Via Lattea si staglia nel cielo incontaminato.
Questi due stereogrammi si basano su un modello tridimensionale completo di Bennu, realizzato recentemente dallo strumento OLA a bordo di OSIRIS-REx.
Questa dettagliatissima vista dell'isola di La Reunion (Oceano Indiano) è stata realizzata con il sistema radar-SAR a bordo del satellite europeo Sentinel-1A e trasmessa a terra con un innovativo link ottico.
Il 26 aprile 2016, l'Osservatorio dell'ESO al Paranal in Cile ha ospitato un evento per celebrare la prima luce dei quattro potenti laser che costituiscono un pezzo cruciale del sistema di ottica adattiva del VLT (Very Large Telescope) dell'ESO.
La missione della NASA LADEE (Lunar Atmosphere and Dust Environment Explorer), terminata lo scorso 18 aprile, tra le 6:30 e le 7:22 ora italiana, ha vissuto momenti intensi durante gli ultimi giorni.
Oltre ad aver ripreso un'alba orbitale a bassa quota nel tentativo di osservare i bagliori e i raggi di luce sull'orizzonte descritti dagli astronauti delle missioni Apollo, ha portato a termine un altro importante esperimento, il Lunar Laser Communication Demonstration (LLCD).
Mentre l'instancabile rover della NASA Opportunity si appresta a spegnere le candeline del suo decimo compleanno terrestre su Marte, con qualche acciacco dell'età ma tutto sommato in buone condizioni, il tecnologico rover Curiosity, dopo neppure due anni di missione, manifesta già qualche piccolo malessere.
La Chemistry and Camera (CheCam) di Curiosity, lo strumento utilizzato dal rover per analizzare la composizione chimica delle rocce marziane, ha superato i 100.000 colpi di laser sparati su Marte.
Il traguardo è stato raggiunto, su una roccia chiamata "Itaca" a fine ottobre: il centomillesimo zap faceva parte di una raffica di 300 colpi sparati su 10 porzioni diverse del target, da una distanza di 4.04 metri dalla cima di Curiosity dove è montato il laser.
Ieri per la prima volta il laser di Curiosity è stato utilizzato su Marte: il target era una piccola roccia chiamata "Coronation" (N165).
La Cheamcam ha colpito “Coronation” con 30 impulsi in 10 secondi: l'energia del laser ha eccitato gli atomi della roccia e la Chemcam ha rilevato la luce emessa analizzandola con tre spettrometri, ottenendo informazioni sulla natura degli elementi.