Foto fantastica, quella pubblicata dal sito spaceweather.com.
Chi si trovava nei pressi del Marshall Space Flight Center ad Huntsville, in Alabama, il 30 ottobre scorso ha visto qualcosa di incredibile: il cielo, dopo il passaggio di Sandy, si è trasformato in una complessa rete di archi luminosi, riflessi e aloni solari.
Anche lo Space Shuttle Enterprise, il prototipo originale del famoso orbiter della NASA, non è stato risparmiato dall'uragano Sandy e sembra sia stato parzialmente danneggiato dal passaggio della tempesta sopra New York, lunedì sera 29 ottobre.
Oggi, sulla home page del blog di informazione di una cara amica giornalista, Ica Arkel, ho trovato due importanti notizie di cronaca: "L'uragano Sandy si abbatte su Romney ed Obama" e "Dopo Fukushima, Oyster Creek fa davvero paura". Prendendo spunto da questi ultimi due post, ho deciso quindi di approfondire l'argomento nucleare con lei, con una breve intervista, per la nostra sezione "Terra & Ambiente".