Dopo 10 mesi di volo nello spazio, il Double Asteroid Redirection Test (DART) della NASA ha impattato contro Dimorphos, la piccola luna del sistema binario Didymos.
L’Agenzia Spaziale Italiana e l’azienda Argotec hanno rilasciato le prime foto scattate da LICIAcube che tra qualche ora sarà l'unico testimone oculare dell'impatto della sonda della NASA DART sull'asteroide Dimorphos.
E non sarà solo. Saranno tre i veicoli spaziali concentrati sulla collisione. La missione Double Asteroid Redirection Test (DART) è progettata per testare una tecnica di difesa planetaria che potrebbe essere utilizzata dagli esseri umani se un giorno venisse scoperto un grande asteroide in rotta di collisione con la Terra.
Questa immagine, insieme alle altre riprese durante la crociera, forniscono al team del Johns Hopkins Applied Physics Laboratory (APL) che guida la missione per la NASA, i dati necessari per i test di preparazione all'impatto cinetico del veicolo spaziale su Dimorphos, la luna del sistema di asteroidi binario Didymos.
La nuova data di lancio per Artemis 1 è stata fissata l'altro ieri, in base alla necessità di effettuare, tra una settimana, dei test dimostrativi.
Quando la navicella spaziale DART della NASA si schianterà contro l'asteroide Dimorphos il prossimo 26 settembre, un testimone silenzioso osserverà in tempo reale le fasi dell'impatto.
Il veicolo spaziale Double Asteroid Redirection Test (DART) della NASA ha recentemente dato la sua prima occhiata a Didymos, l'asteroide binario target della missione.
Utilizzando alcuni dei telescopi più potenti del mondo, il mese scorso un team di ricerca ha completato una campagna di osservazione di sei notti per confermare i calcoli sull'asteroide Dimorphos, il bersaglio di DART.
Una nuova simulazione della missione Double Asteroid Redirection Test (DART) della NASA suggerisce che, invece di lasciare un semplice cratere, l'impattore potrebbe deformare gravemente la piccola luna dell'asteroide Didymos.
La sonda Double Asteroid Redirection Test (DART) ha aperto il suo occhio elettronico e restituito le sue prime immagini dallo spazio, un'attività che sarà essenziale per la riuscita della missione.